Più teletrasporto, meno nucleare
A Como il Nobel Glauber

"Dovremmo fermare la produzione di queste armi", ha detto il fisico che nel 2005 ha ricevuto a Stoccolma il premio per le sue ricerche in campo quantistico

“Non vedo come, ma penso che dovremmo fermare la produzione di armi nucleari e limitare gli arsenali esistenti. In futuro infatti anche semplici gruppi di persone potranno essere in grado di costruire tali armi”.
 E’ questo il monito lanciato da Roy Glauber, docente presso la prestigiosa università di Harvard e premio Nobel per la fisica nel 2005, in visita il 6 aprile alla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali di Como. Per noi ha rievocato gli anni trascorsi da giovanissimo scienziato lavorando al celebre Progetto Manhattan, che portò alla fabbricazione ed all’uso della prima bomba atomica alla fine della seconda guerra mondiale.

Tutte rivolte al futuro invece le possibili applicazioni degli ultimi risultati nell’ambito dell’ottica quantistica, disciplina di cui Glauber è considerato padre fondatore.
Tra gli esiti della ricerca nel campo dell’informazione quantistica si annoverano infatti nuovi metodi di crittografia, i primi esperimenti di teletrasporto quantistico e le strutture concettuali preliminari per la creazione del computer quantistico ad elevatissima potenza di calcolo.

Sabina Falasconi

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Eco di Bergamo NOBEL GLAUBER