«Tanto Freud nei miei film»
Locarno applaude Argento

Stasera al festival il suo debutto “L’uccello dalle piume di cristallo”. «Non ho ricette per far paura: ho solo fatto numerosi esperimenti»

Passano le generazioni di spettatori e il nome Dario Argento continua a evocare un mondo di visioni e di incubi. Il regista romano, uno degli italiani più noti e apprezzati all’estero, è ospite in questi giorni a Locarno. Oggi presenta il suo primo film, “L’uccello dalle piume di cristallo” del 1970, che fa parte della grande retrospettiva che il Festival del film dedica alla casa di produzione Titanus.

«Allora lavoravo come sceneggiatore per loro - ha raccontato - così quando scrissi quel giallo così diverso da quelli di allora, per il modo di raccontare e per i personaggi, lo proposi a loro. Goffredo Lombardi ebbe fiducia in me e me lo fece fare, ma quando lo vide finito lo odiò e anche la critica non fu tenera. Il film partì male anche in sala, ma poi esplose, negli Stati Uniti fu al primo posto degli incassi per due settimane e girò il mondo. Mi fecero fare un altro film e altri ancora e posso dire che mi è andata bene».

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di LUNEDÌ 11 agosto 2014

© RIPRODUZIONE RISERVATA