Vitali, il primo premio è suo
"La modista" vince l'Hemingway

Lo scrittore lariano, insignito del prestigioso riconoscimento, inizia la "scalata" al Campiello. Secondo indiscrezioni in laguna, il nome del collaboratore de "La Provincia" è tra i papabili

"La Modista" prende il volo e dopo aver sedotto centinaia di migliaia di lettori, ha ammaliato anche la giuria della 24° edizione del premio Hemingway Lignano Sabbiadoro, vincendo il prestigioso riconoscimento per la narrativa. Cerimonia di premiazione il 7 giugno, giorno in cui a Padova si riunisce la giuria del premio Campiello, con un Andrea Vitali che ha tutte le carte in regola per entrare nell’agone competitivo veneziano. E, stando ad alcune indiscrezioni, il suo nome sarebbe fra i papabili. Si profila una doppietta formidabile, un’affermazione con pochi precedenti.
Partito anni fa in sordina, Andrea Vitali ha scalato libro dopo libro la difficile montagna della notorietà che ben presto è diventata fama grazie alla sua narrativa limpida, al suo dettato semplice dal quale però non sono assenti profonde valutazioni umanitarie sia pure confuse nel giallo quotidiano di un paese lacustre, modello di provincialismo ambizioso anche se silenzioso. Con una tenacia e una volontà straordinaria, Vitali ha creato un suo stile, una sua ambientazione e i suoi libri sono quasi capitoli di un unico romanzo che ha Bellano per sfondo e i suoi abitanti per protagonisti. Non manca il dramma, ma domina l’ironia. La sua umanità diventa metro, capienza del fatto che racconta come una favola tribolata.
Alla vezzosa modista che sa come far innamorare un uomo e come raggirarlo, sorta di vestale ma anche di mantide che fissa nell’amore la sua impronta capricciosa, ha dato un’immagine che ricalca certe vamp del primo dopoguerra, quando la donna prosperosa era più desiderata e le anoressiche spilungone erano considerate poco attraenti. Altri tempi.

Francesco Mannoni

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