Via dal nido i piccoli falchi
La Valle Bova è riaperta

Lunedì 27 scade l’ordinanza che imponeva forti restrizioni alle gite per tutelare i pulcini. Soddisfatto il presidente della riserva: «Nessun problema per quattro giovani esemplari»

Ora che il falco pellegrino è tranquillo e i suoi piccoli hanno spiccato il volo, la Valle Bova riapre al turismo e alle arrampicate.

Lunedì 27 giugno scade infatti l’ordinanza disposta a metà marzo dal Comune di Erba, che ha imposto una serie di forti restrizioni per non disturbare la tradizionale nidificazione del falco. «Quella fase si è conclusa con successo - dice Alessio Nava, presidente della riserva naturale e assessore all’ambiente - ora la Valle Bova è pronta ad accogliere tanti visitatori sui suoi sentieri».

L’ordinanza è entrata in vigore lo scorso 15 marzo. Per tre mesi e mezzo il Comune di Erba ha severamente vietato schiamazzi, l’utilizzo di veicoli e attrezzi a motore e più in generale tutti i rumori eccedenti i 50 decibel lungo il percorso del torrente Bova, che attraversa la valle, e sulla strada che conduce all’ingresso del Buco del Piombo.

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