A spasso per i monti... per errore. Quel navigatore troppo “intelligente”

Sala Comacina Le automobili di turisti e villeggianti finiscono pericolosamente su mulattiere strette. Il gestore dell’alpeggio: «Sei incidenti in un anno»

È colpa del navigatore troppo intelligente se le auto di turisti e villeggianti finiscono pericolosamente sull’orlo del precipizio, o è meglio regolamentare l’accesso dei veicoli sulle mulattiere in quota. Per Marco Grisoni, gestore di un alpeggio sull’Alpe di Sala « la gestione della viabilità sulle mulattiere nei comuni di Colonno, Sala e di Ossuccio negli ultimi dieci anni è diventata problematica. Tutti ormai si affidano al navigatore quando sono in auto. Il grosso problema è che il cosiddetto tom tom segnala regolarmente transitabili le tre mulattiere che definisce percorribili in auto».

Ma non è affatto così. «Anzi, un vero e proprio inganno con un pericolo costante che porta inevitabilmente ad un aumento esponenziale di incidenti, auto bloccate se non addirittura incastrate sulle carrarecce dei sentieri». Aggiunge «Solo quest’anno abbiamo contato almeno sei incidenti, senza contare che all’ingresso della mulattiera di Ossuccio, sotto la chiesa della Madonna del Soccorso , è stato richiesto più volte l’intervento della polizia locale e di meccanici. Si salva solo la mulattiera di Sala grazie alla presenza del cancello d’entrata che regolamenta l’accesso ai proprietari di baite, cascine e terreni che ben conoscono la zona. Sulla mulattiera di Colonno solo quest’anno tre auto sono state soccorse faticosamente , spesso da volontari ,nel disinteresse delle autorità».

Ci sono le fotografie, del resto, ad evidenziare quanto la situazione sia paradossale. Per il proprietario della malga la soluzione c’è per prevenire incidenti e pericoli. «Probabilmente l’installazione di una sbarra manuale di chiusura in località Prati di Colonno, con un cartello di larghezza massima 140 centimetri- sottolinea a questo proposito Grisoni- risolverebbe il problema in via definitiva. Tale proposta è stata fatta anche dai vigili del fuoco più volte intervenuti in emergenza in soccorso agli automobilisti in difficoltà».

Il tutto si inserisce in un quadro più generale di manutenzione. «A questo - spiega - dobbiamo infatti aggiungere la precaria gestione delle strade montane durante il periodo invernale. Spesso chiediamo ordinanze di chiusura che non vengono emesse, nonostante sconsigliamo il passaggio delle auto. Un problema al quale non abbiamo mai avuto riscontro. Così siamo noi alpigiani a prestare i soccorsi operando in situazioni molto pericolose . A questo punto noi che risiediamo all’alpe di Sala, ma anche tutti coloro che abitano ai monti - conclude- sarebbe opportuno fare appello ai sindaci e alla polizia locale perché ci si possa coordinare per migliorare la viabilità sulle strade montane così da prevenire questi incidenti che oltre che spiacevoli mettono a rischio la vita degli automobilisti».

Avvertenze e cartelli posti all’inizio del sentiero potrebbero già dare le prime indicazioni e scoraggiare gli automobilisti che non conoscono la zona. Come già fatto in altre aree della Valle d’Intelvi sarebbe opportuno cancellare da google maps questi sentieri non adatti ai veicoli, pericolosi persino se affrontati con Jeep e fuoristrada.

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