Battaglia navale all’Isola Comacina
«Non chiudete il canale alle barche»

Firme e appello ai sindaci di Tremezzina e Sala Comacina e all’Autorità di bacino per scongiurare la zona a traffico limitato: «Nessun pericolo»

A due settimane dall’ufficializzazione da parte del presidente dell’Autorità di Bacino Luigi Lusardidella “Ztl” (Zona a traffico nautico limitato) nel canale dell’isola Comacina a partire dalla stagione turistica 2021, ecco spuntare un fronte del “no” a questa decisione storica molto combattivo e determinato. Fronte che ha nel rispetto e nella passione per questo angolo di lago unico nel suo genere - a forte trazione turistica - un comun denominatore. «L’unico vero pericolo è rappresentato dai bagnanti che raggiungono a nuoto senza l’ausilio di nulla (neppure una boa tipo sub) l’isola dal Lido di Ossuccio, peraltro con le boe a delimitare il tratto in cui è consentito nuotare. Un tema reale cui si potrebbe ovviare garantendo l’ingresso dei natanti nel canale da sud (il tratto a lago in corrispondenza della storica Locanda per intenderci, ndr). Ma ciò non giustifica in alcun modo l’istituzione di una Ztl», sottolineano i 33 firmatari una lettera-petizione molto dettagliata inviata su questo dibattuto argomento al presidente dell’Autorità di Bacino, al sindaco Mauro Guerra e al primo cittadino di Sala Comacina Roberto Greppi. Lettera in cui si chiede di «rivedere tale decisione per non negare a gente ben educata amante del lago di Como la possibilità di vivere appieno le bellezze del nostro lago ed in particolar modo del canale dell’isola Comacina, considerato che il periodo in cui si può usufruire di tale possibilità è limitato a una decina di fine settimana l’anno». «La maggior parte delle persone si comporta in modo corretto e rispettoso nei confronti del lago e anche dei residenti, non determinando fastidio, anzi facendo “vivere” quest’angolo meraviglioso del nostro lago - si legge nella missiva - Per questo chiediamo che non sia posta in essere una limitazione così importante». Un “no” convinto all’istituzione della “Ztl” nel canale dell’isola Comacina è arrivato anche da Danilo Geretti, quasi 50 anni di turismo ad alti livelli alle spalle e una bella dimora a Spurano di Ossuccio con vista sul canale dell’isola. «Ma quale Far West. I “no” perentori non giovano a nessuna causa - sottolinea Gerletti - Proibire è come morire, in senso metaforico ben inteso. Siamo il lago con più appeal al mondo eppure la mancanza di alcuni servizi, cito ad esempio gli ormeggi temporanei, ci sta facendo perdere il confronto con gli altri laghi. Faccio parte di un club nautico. Tre amici hanno deciso di portare le imbarcazioni sul lago Maggiore, proprio per l’assenza di servizi sul Lario. Ed ora si vuole anche istituire la Ztl nel canale. Abbiamo forze dell’ordine di ogni ordine e grado che vigilano sul Lario. Basterebbe aumentare i controlli. Attenzione: negli ultimi 10 anni il lago di Como ha raggiunto livelli d’eccellenza. Basta uno “scivolone”, peraltro in tempi già difficili a causa della pandemia, per perdere parecchie posizioni».

(Marco Palumbo)

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