Dopo i fuochi artificiali tocca al rumore. Esposto del vicino contro Villa Balbiano

Tremezzina Il cittadino: «Immissioni rumorose moleste». Chiamato in causa anche il Comune. L’amministrazione chiede l’intervento dell’Arpa per monitorare i livelli acustici sul territorio

Ci eravamo lasciati a febbraio con lo stop del Comune alle autorizzazioni su larga scala legate agli spettacoli pirotecnici per la stagione turistica 2023 (30 quelle richieste nel 2022), con annesso limite a due spettacoli pirotecnici per l’anno in corso, elevati ad un massimo di 5 per le location nelle quali ve ne era stato un numero maggiore a cinque nel 2022. Chiaro il riferimento alle location per i matrimoni da sogno, inclusa Villa Balbiano al confine tra Isola di Ossuccio e Campo di Lenno.

L’esposto-diffida per «rumori molesti»

Ora la dibattuta vicenda sempre legata a Villa Balbiano si arricchisce di un nuovo capitolo - tutto da esplorare - direttamente connesso ad un esposto-diffida cui un facoltoso vicino (sponda Ossuccio) ha dato corso per «immissioni rumorose moleste provenienti dall’attività che si svolge presso la villa». Esposto-diffida che in seconda battuta ha coinvolto anche il Comune, il quale in quattro pagine di delibera di Giunta ha affidato due incarichi; uno «per la consulenza e l’assistenza legale» ed uno «per il supporto tecnico» al fine di tutelarsi dentro questa vicenda che rischia inevitabilmente di lasciare strascichi non solo tra vicini.

Ma non è tutto, perché nella delibera si fa specifico riferimento per un intervento diretto di Arpa (l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) «al fine del monitoraggio delle emissioni acustiche sul territorio comunale». Raccontati l’episodio e le conseguenti deliberazioni del Comune, vanno fatte alcune puntualizzazioni, ricordando il limite della mezzanotte per la musica che peraltro nei giorni scorsi ha dato vita ad un botta e risposta (con chiarimento e buone intenzioni finali) per la serata - poi cancellata - in calendario inizialmente sabato scorso al Lido di Ossuccio.

La prima è che a monte di ogni evento c’è una richiesta tramite “Scia” in cui è contenuta anche un’autocertificazione sulle modalità operative della serata. Dunque l’organizzatore di turno è pienamente consapevole di ciò a cui va incontro in caso di eventuali difformità rispetto all’autorizzazione in essere.

La seconda è che in attesa del “Piano di Zonizzazione Acustica” (è in corso la revisione del Pgt), il Comune ha deciso di autotutelarsi - alla luce anche delle polemiche dello scorso anno per fuochi d’artificio ed eventi con cadenza praticamente quotidiana, in primis a Villa Balbiano (dove sicuramente l’effetto eco nelle frazioni soprastanti non aiuta) - sia limitando il numero e la durata degli spettacoli pirotecnici sia «dando corso ad una campagna sulle immissioni acustiche nei pressi dei principali ricettori sensibili lo scorso mese di maggio».

Nessuna deroga

Dentro tutto ciò - altro aspetto di rilievo - il Comune ha anche deciso di «non concedere deroghe acustiche per eventi privati all’interno dei “nuclei di antica formazione”, “ville di impianto storico” nonché zone di “riqualificazione residenziale”. E per blindare ulteriormente gli eventi è stato chiesto «alle principali società private un elenco completo con numero di partecipanti, service musicali, modalità operative». Chiaro che questi “paletti” ora rendono impegnativi gli eventi stessi, con l’obiettivo di renderli più a misura di residenti.

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