Edmondo, è l’uomo più longevo del Lario e ha costruito persino il ponte del Passo

Sorico Ha festeggiato 103 anni, portati con grande spirito e senza mai un problema di salute. Fino a pochissimo tempo fa, accompagnava gli allevatori fino all’alpeggio di Madesimo

E sono 103. Domenica 27 novembre Edmondo Copes ha festeggiato il suo compleanno numero 103, sempre con il suo stile sobrio. E, soprattutto, sempre lucidissimo e in buona salute.

Stando a ogni tipo di statistica, sono le donne, di solito, ad essere le più longeve e il 15 ottobre scorso, poco lontano, a Sant’Agata, aveva tagliato il traguardo dei 100 anni Elena Barilani. Ma lui è davvero un caso speciale. Si tratta dell’uomo più anziano dell’Alto Lario (e non solo probabilmente) e in questi ultimi anni ha superato anche una prova ardua: abituato a fare la sua passeggiata quotidiana, durante la lunga fase della pandemia è stato costretto in casa e gli è pesato non poco.

Classe 1919

Un personaggio davvero d’altri tempi, Edmondo. Nato nel 1919, subito dopo la Grande guerra, non si è lasciato scoraggiare dalla povertà che regnava e ha voluto una famiglia numerosa, circondandosi di ben sette figli, ai quali non ha mai fatto mancare nulla, sia pure a prezzo di grandi sacrifici. Nella sua vita ha svolto svariati mestieri e fra il 1935 e il 1938, ancora giovanissimo, ha lavorato anche alla costruzione del ponte del Passo, tuttora passaggio strategico per i collegamento viabilistici dell’Alto Lario; poi è stato impegnato per anni nella cava che esisteva allora in paese. Quando si dice aver scritto la storia e non soltanto per modo di dire.

Sette figli

Avere la fortuna di campare oltre cento anni significa infatti entrare un po’ anche nella storia e, non a caso, nonno Edmondo, ha assistito anche allo sbarco degli americani a Porto Empedocle nel luglio del 1943.

Durante la Seconda guerra mondiale, infatti, si trovava in Sicilia come militare e fu protagonista di uno degli eventi che rimangono scolpiti nei libri.

Inutile sottolineare che a Sorico è un punto di riferimento per tutti e molti fanno riferimento a lui quando occorre risalire a confini di proprietà non ben certi o risolvere situazioni ed episodi locali avvenuti tanti anni addietro.

Curioso il suo rapporto con un genero che nella vita professionale fa il medico: pur nella grande stima reciproca, non ha mai avuto bisogno di lui, perché a dispetto dell’età non ha mai avuto il minimo problema di salute, se non qualche banale raffreddore.

Per quanto incredibile possa apparire, fino a una decina d’anni fa, a novant’anni suonati, si recava ancora agli Andossi di Madesimo, dove gli allevatori di Sorico conducono da sempre il bestiame d’estate, alla guida del proprio Ape e per i compaesani. Come sempre, per l’ennesimo compleanno a tre cifre non l’hanno festeggiato solo i parenti, ma un po’ tutti i compaesani, tra cui il consigliere regionale dell’Alto Lario, Gigliola Spelzini che ha voluto brindare con lui a questo record di longevità e, soprattutto, di buona salute.

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