Griante, spariti cigno e uova
Forse sono stati rubati

Allarme a Cadenabbia, mistero sulla scomparsa della covata

Il nido di mamma cigno, diventato in poco tempo una mascotte nel primo tratto di Cadenabbia al confine con Tremezzina (non distante da Villa Carlotta), è desolatamente vuoto. Ma ciò che più preoccupa è che nel corso di una notte sono scomparsi sia mamma cigno che le cinque o sei uova che gelosamente e amorevolmente nido e mamma custodivano. «Spesso mi recavo sul posto per vedere se era tutto in ordine. E con me anche altre persone, a cominciare dai titolari del bar gelateria “Crema&Cioccolato”, che si trova a pochi metri dal nido, sull’altro lato della Regina. Dalla mattina del 29 aprile non c’è più traccia di mamma cigno e delle uova. Sono scomparsi nel nulla», sottolinea un lettore de “La Provincia” residente a Tremezzina (Lenno), che ha segnalato con tutta la preoccupazione del caso l’episodio che si è subito tinto di “giallo”. «Sono sceso a ridosso del nido ed ho potuto constatare che la struttura è rimasta integra, ma che né sopra il nido né intorno vi sono tracce di mamma cigno e delle uova. Non c’è una piuma nei paraggi, per contro il nido non presenta anomalie. L’impressione è che qualcuno abbia prelevato con la forza questa innocua famigliola. Non vi sono i presupposti di un attacco da parte di un predatore» conferma. «Ho segnalato l’accaduto anche alla Lipu. Se l’obiettivo erano le uova, questo gesto va condannato con forza. In queste settimane ci eravamo adoperati per aiutare per quanto possibile mamma cigno con un po’ di cibo, nel contempo osservando se il livello del lago in aumento per la pioggia potesse arrecare danni al nido. Quello tra uomo e animali è un equilibrio delicato e se qualcuno si è messo di mezzo con la forza, non possiamo che condannare in ogni modo questo gesto sconsiderato. Non abbiamo prove dirette, ma tanti piccoli dettagli portano a ritenere che non sia stato un attacco di un altro animale a far svanire nel nulla mamma cigno e le uova». Un aiuto potrebbe arrivare dal sistema di videosorveglianza intercomunale, considerato che poco distante è ubicato uno dei varchi Ocr che fanno capo alla polizia locale di Tremezzina. La polizia provinciale ha fatto sapere di non aver segnalazioni specifiche sull’episodio, ma dalle modalità descritte «solo una mano umana può esserne la causa».

(Marco Palumbo)

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