«Isola Comacina senza locanda
E intanto la fondazione tace»

Benvenuto Puricelli gestisce il locale dal 1976: «Tuttora ci telefonano da tutto il mondo». Ma per ora non c’è un accordo

OSSUCCIO

«Sarà, per quanto mi riguarda, la seconda stagione con la Locanda dell’Isola chiusa. Anche volendo, al netto dell’evolversi della situazione sanitaria, non ci sarebbero i tempi tecnici per riaprirla visti i lavori da compiere in relazione all’impianto di depurazione. Spiace perché in questi mesi da parte della Fondazione Isola Comacina (che fa capo all’Accademia di Brera, ndr) ha regnato solo il silenzio».

Nella lunga telefonata con Benvenuto Puricelli, dal ’76 storico “oste” della Locanda dell’Isola, conosciuta e frequentata da tutto il bel mondo, si percepisce la delusione per una diatriba in essere con la Fondazione Isola Comacina che rischia di trasformarsi in una storia infinita.

Conferma che la Locanda non riaprirà neppure quest’anno?

«Sì- sri sponde l’oste - e aggiungo che di fronte al silenzio dell’altro interlocutore è persino difficile argomentare qualsiasi discorso. È più di un anno che si va avanti tra silenzi e aggiungo qualche mezza parola. Ci sono lavori per oltre 70 mila euro da realizzare per quanto concerne l’impianto autonomo di depurazione. Non si possono improvvisare dall’oggi al domani. Io mi ero già portato avanti, ma il nullaosta non è arrivato. Ben inteso, avrei anticipato io questa somma e sono tuttora disposto a farlo. È chiaro però che l’intervento deve rientrare in un discorso legato al nuovo contratto».

Marco Palumbo

L’INTERVISTA COMPLETA SUL GIORNALE IN EDICOLA SABATO 20 FEBBRAIO

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