La strage sulla Statale 38
«Una famiglia distrutta
Il perdono spetta a Dio»

Il dolore atroce dei congiunti di Andrea Gilardoni, di Argegno, morto a 52 anni «Su quell’auto c’era un padre che stava raggiungendo la compagna e i figli»

Prima dell’ultimo saluto, fissato per venerdì alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Argegno, Andrea Gilardoni, 52 anni, di Argegno - morto domenica dopo che la sua 500 X è stata urtata da una Fiat Panda (che procedeva contromano, secondo quanto accertato dalle indagini) lungo la statale 38 - sarà per la giornata di oggi e di domani mattina nella Casa Funeraria della Vallintelvese a San Fedele d’Intelvi.

Laura, la compagna, con i figli di 14 e 11 anni, la sorella Maria Teresa con Cristian e Luca e mamma Elisabetta hanno riavvolto in queste ore il nastro di quella domenica terminata poi in tragedia. «Vorresti riaddormentarti e sperare, svegliandoti, di aver fatto solo un brutto sogno», sono le parole che Laura ha affidato al cognato Cristian, noto per essere il titolare de “La Piazzetta” di Argegno, nella centralissima piazza Roma gomito a gomito con il Cafè Colombo di Andrea.

«Il perdono spetta a Dio. In questo momento si fa davvero fatica a pensare di poter perdonare qualcuno. Su quell’auto, domenica sera, c’era un padre di famiglia che dopo il lavoro stava raggiungendo a Livigno la compagna ed i figli di 14 e 11 anni. E’ a questi ragazzi che ci dobbiamo dedicare, per evitare che la vita gli riservi strade in contromano», le parole del cognato Cristian. (M. Pal.)

L’articolo completo su La Provincia di giovedì 20 dicembre

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