Lago sempre più basso
Tutti contro il Consorzio

Duro attacco del presidente dell’Autorità di Bacino contro l’ente che regola l’altezza del Lario: «Deve riparare i danni provocati dalle oscillazioni del livello dell’acqua. E dobbiamo contare di più nel Cda»

«Di mezzo c’è il futuro del lago più bello al mondo. E’ una battaglia che non possiamo e non vogliamo perdere. E con i Comuni al nostro fianco, sono sicuro che otterremo il risultato a lungo inseguito». Lo dice Luigi Lusardi, rieletto per cinque anni alla guida dell’Autorità di Bacino. Il tema è quello del lago troppo basso e della protesta che sembra montare da parte dei sindaci del territorio. Stanchi dei muri che crollano, dei pesci che scarseggiano e delle barche che rimangono in secca.

L’Autorità di Bacino ha elaborato un piano operativo in tre mosse per poter incidere sulle future decisioni dell’ente che oggi ha pieno titolo nel regolare il livello del lago in base alle necessità ed alle situazioni contingenti di chi sta a monte e, soprattutto, di chi sta a valle del Lario. «C’è un Decreto del lontano ’42 oggi evidentemente superato in cui si parla di zero idrometrico e di livelli. Il Decreto in oggetto consente di scendere a meno 40 centimetri sotto lo zero idrometrico. Com’è ancora possibile tutto questo?» si chiede Lusardi.

C’è poi un secondo punto: la redistribuzione degli utili sul territorio. «Nessuno chiede, al Consorzio dell’Adda, cifre astronomiche - sostiene Lusardi - Semplicemente quanto basta a riparare i danni causati dalle brusche oscillazioni del livello del lago. E’ un discorso dettato dal buonsenso». Infine «l’Autorità di Bacino deve avere una propria forte rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio dell’Adda. Solo così si potrà incidere sulle decisioni e sulle scelte strategiche».

L’articolo completo su La Provincia di venerdì 30 marzo

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