L’ultimo saluto a don Mario
«Sei stato un grande dono»

Tremezzina Ieri i funerali del religioso morto domenica per un malore Cerimonia celebrata dal vescovo Cantoni, chiesa gremita di autorità e fedeli

Circondato dall’affetto e dall’abbraccio del cardinale Oscar Cantoni, dei tanti confratelli sacerdoti, dei familiari, delle sempre ben rappresentate Confraternite di Tremezzo, Lenno, Mezzegra e Griante nonché degli amati alpini (presenti i gruppi dei quattro Municipi citati poc’anzi), del Corpo musicale “Vittorio Veneto” e - non da ultimo - dei tanti fedeli e amici, don Mario Malacrida, 84 anni, ha lasciato ieri in tarda mattina la parrocchiale di Tremezzo per l’ultimo viaggio verso il cimitero di Sala Comacina.

Riposerà con la sorella e i genitori

Da ieri riposa accanto all’adorata sorella ed ai genitori. Con fascia tricolore nella parrocchiale di San Lorenzo sedevano i sindaci di Tremezzina (Mauro Guerra), Griante (Pietro Ortelli), Sala Comacina (Roberto Greppi) e Centro Valle Intelvi (Mario Pozzi). Un malore non gli ha lasciato scampo domenica pomeriggio nella casa parrocchiale di Tremezzo, dopo che don Mario in mattinata aveva celebrato la messa a Mezzegra e proprio a Tremezzo. Insieme all’omelia di don Oscar - come il vescovo è conosciuto nella “sua” Tremezzina - il momento clou dell’intesa celebrazione è stato rappresentato da uno scritto - una sorta di testamento spirituale - enunciato dal parroco don Ferruccio Ortelli prima che il feretro si congedasse dalla parrocchiale.

«Ringrazio tutte le parrocchie dove ho svolto il mio ministero - Capiago, Pigra, Blessagno-Lura, Lenno - e chiedo scusa se avessi anche involontariamente offeso qualcuno anche per il mio carattere timido e preciso, desideroso dell’ordine e del bello, soprattutto per le chiese - le parole lette da don Ferruccio (al suo fianco don Michele Parolini) -. Desidero essere sepolto nel cimitero di Sala Comacina, con i miei genitori e mia sorella. Grazie a tutti e arrivederci in Paradiso. In fede, don Mario Malacrida. Tremezzo, 29 settembre 2022».

Parole profonde cui ha fatto seguito la lettura, ben cadenzata, della “Preghiera dell’Alpino”, a riprova del legame che univa don Mario Malacrida alle “penne nere”. Presenti anche i carabinieri di Tremezzina e la polizia locale.

Intensa, come anticipato l’omelia del vescovo Oscar Cantoni: «Il nostro don Mario ha concluso la sua esistenza terrena in un giorno veramente speciale, quello in cui la liturgia della Chiesa celebra la festa della Trasfigurazione del Signore, quando cioè il suo volto brillò come il sole e i suoi discepoli videro la sua gloria. Un’esperienza benefica che permise loro di non essere travolti dal tragico evento della sua Passione. Anche don Mario ha sperimentato la progressiva paziente trasfigurazione del tempo del suo lungo ministero pastorale, svolto con generoso impegno sin dal 1971 e concluso come discreto collaboratore nella nostra comunità pastorale di Tremezzo, Griante e Mezzegra. Ogni sacerdote è sempre un grande dono di Dio”.

Per 24 anni parroco di Lenno

Da rimarcare i 24 anni di don Mario come parroco di Lenno. Attraverso i social del Comune già domenica a tarda ora era arrivato il messaggio di cordoglio del sindaco Mauro Guerra, cui si è aggiunto ieri quello del primo cittadino di Griante Pietro Ortelli (“Un sacerdote pacato nei modi e disponibile nell’ascolto”). Messaggi di cordoglio sono giunti anche da Roberto Greppi e così da Mario Pozzi. Commosso anche il ricordo dell’ex parroco di Tremezzo, Mezzegra e Griante, don Luca Giansante, oggi a San Fermo. Un lungo applauso ha accompagnato il feretro subito prima di lasciare la parrocchiale di San Lorenzo.

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