Lungolago elegante e turisti in costume: «Giusto il divieto»

Menaggio Non soltanto la questione della pericolosità dietro l’ordinanza che regola le aree formate dalla siccità. «È anche questione di decoro». E quasi tutti sono con lui

L’invasione di bagnanti sulle spiaggette tra piazza Garibaldi e viale Benedetto Castelli, aumentate a dismisura di superficie a causa dell’arretramento del livello del lago (l’effetto più evidente della devastante siccità di questi mesi), continua a far discutere dopo l’ordinanza dell’Autorità di bacino che vieta la balneazione e della quale abbiamo dato conto nell’edizione di ieri.

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Il provvedimento

Un provvedimento, come chiarito dal presidente dell’ente, Luigi Luisardi, che serve solo a rimarcare il già esistente divieto di fare il bagno nelle vicinanze di pontili o attracchi per imbarcazioni. Anche secondo il sindaco, Michele Spaggiari, c’è innanzitutto un problema di pericolo per la sicurezza: «La distanza tra la spiaggia e i pontili è ormai di pochi metri e si crea, pertanto, una pericolosa commistione tra bagnanti e imbarcazioni – sottolinea il primo cittadino – Nei pressi c’è anche un’attività di noleggio di imbarcazioni che possono essere guidate anche da persone senza patente nautica, spesso alla prima esperienza di guida di un natante».

«Poco conciliante la presenza di bagnanti sdraiati in spiaggia in costume da bagno con la frequentatissima passeggiata a ridosso»

Ma esiste anche, secondo Spaggiari, un problema legato al decoro del paese, mai così gettonato come quest’anno: «Ritengo poco conciliante la presenza di bagnanti sdraiati in spiaggia in costume da bagno con la frequentatissima passeggiata a ridosso della spiaggia – aggiunge infatti a questo proposito – In paese oltretutto le spiagge non mancano: ce n’è una sotto l’ostello, poi quella del Lerai, oltre il cantiere Colombo, che prossimamente provvederemo a riqualificare, e altre due in frazione Nobiallo. Il nuovo bando del Lido, inoltre, prevede la possibilità di realizzare una piscina galleggiante – prosegue il sindaco – al fine di potenziare ulteriormente l’offerta. Alle luce di tutte le considerazioni, insomma, ritengo del tutto condivisibile l’ordinanza dell’Autorità di bacino che peraltro rimarca soltanto un divieto di per sé già esistente». Il provvedimento, come detto, fa discutere e un cittadino, Maurizio Lanfranconi, si dimostra per nulla convinto: «Si è formata una bella spiaggia in centro paese e non capisco perché si debbano cacciare i bagnanti. Come succede nelle località marine, basterebbe installare due file di boe per delimitare lo spazio di manovra delle imbarcazioni, risolvendo così il problema della sicurezza. Non condivido nemmeno la presunta questione del decoro – aggiunge Lanfranconi – : in spiaggia la gente sta in costume da bagno ovunque e non capisco perché chi passa nei pressi si debba sentire urtato nella sensibilità».

Gli operatori

Il presidente dell’associazione degli operatori menaggini, Filippo Beretta, condivide invece la scelta: «Anche dal punto di vista del decoro – puntualizza – . Il lungolago è un fiore all’occhiello di un paese che, da sempre, punta su un turismo di qualità. Concordo, di conseguenza, nel ritenere poco compatibili la passeggiata e una spiaggia ad uso dei bagnanti appena oltre. E’ una questione di peculiarità che occorre mantenere – prosegue Beretta – : Menaggio è Menaggio, la riviera romagnola, peraltro bella e sempre gettonata, è un’altra realtà».

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