No ai fuochi, sì alla Messa
«Messaggio di speranza»

Tremezzina: cancellato l’appuntamento con lo spettacolo pirotecnico di San Giovanni. Viene comunque riproposta la celebrazione sull’Isola Comacina

Un messaggio di speranza dopo quattro mesi difficilissimi, forse i più difficili dal secondo dopoguerra a oggi, nell’anno che peraltro ha segnato il rinvio al 2021 (per entrare nel “cuore” dell’argomento) della Sagra di San Giovanni, l’evento clou dell’estate lariana, inizialmente in calendario sabato 27 e domenica 28 giugno.

Mercoledì sera alle 20.30 - in corrispondenza della festa (qui molto sentita) di San Giovanni Battista - sarà celebrata la messa sull’isola Comacina, tra le rovine della basilica di Sant’Eufemia. Ne hanno dato notizia ieri il parroco don Italo Mazzoni, l’assessore comunale al Turismo, Alessandro Bordoli e con loro il direttore artistico di LacMus Festival, Paolo Bressan.

Distanziamenti e sicurezza difficilmente consentiranno accessi su larga scala (l’imbarco è previsto da Ospedaletto di Ossuccio) con la celebrazione che, nelle intenzioni di chi l’ha fortemente voluta, è rivolta in primis alle comunità parrocchiali di Lenno e Isola-Ossuccio ed a quelle dei Comuni limitrofi, a cominciare da Sala Comacina. «A seguito dell’emergenza Coronavirus, che purtroppo anche da noi ha lasciato dietro di sè dolore e lutti, abbiamo deciso di concerto con la parrocchia di Lenno e Ossuccio di rinviare al 2021 la Sagra di San Giovanni con il tradizionale spettacolo piro-musicale sull’isola Comacina - con tanto di incendio simulato dell’isola - e con la solenne processione della domenica sempre sull’isola. Peraltro, quest’anno ricorreva anche il centenario della donazione dell’isola all’Italia da parte di re Alberto I del Belgio, per la quale erano in programma diversi momenti celebrativi, tra cui un doppio appuntamento a cura di LacMus sull’isola - sottolinea Alessandro Bordoli - Con il sindaco Mauro Guerra, il parroco don Italo Mazzoni e con Paolo Bressan abbiamo ritenuto opportuno lanciare un messaggio di speranza dopo mesi bui e, come rimarcato poc’anzi, dolorosi per le nostre comunità, attraverso la celebrazione di questa ricorrenza religiosa tanto sentita nella Pieve d’Isola». (Marco Palumbo)

L’articolo completo su La Provincia di venerdì 19 giugno

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