Reddito di cittadinanza, che confusione
Il rebus di due assegni da 500 e 250 euro

Pianello del Lario Mario Granzella non sa a quali dei suoi due assistiti spettino i rimborsi

Il reddito di cittadinanza? Anche in Alto Lario sta creando non pochi grattacapi. Mario Granzella, pianellese impegnato da anni nel sociale con cariche nell’Anffas Alto Lario e nella fondazione “Valerio Origgi” e ora nominato dal tribunale amministratore di sostegno per più persone bisognose del territorio, se ne sta rendendo conto.

Due dei suoi assistiti hanno diritto alla nuova misura voluta dal movimento 5 Stelle, ma dopo aver ottenuto riscontro, si è presentato un bel rebus: «Entrambe le tessere sono intestate al sottoscritto – fa notare Granzella – . Una viene caricata di 250 euro mensili, l’altra di 500. Mi sono recato subito all’ufficio postale convinto di poter risolvere in pochi minuti il dubbio, ma purtroppo non è stato così. La mia istanza ha richiesto tempo e, alla fine, sono stato dirottato sull’Inps. Dopo un’altra lunga trafila, mi è stato detto che dovevo risolvere la questione con Poste Italiane». Un rimpallo di responsabilità,

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