Sala, senza patente e targa taroccata
Multa di settemila euro a motociclista

Il controllo della polstrada su una Transalp 600 in transito sulla Regina

Ricorderà a lungo la gita “fuori porta” sul lago il cinquantenne bresciano che in sella ad una potente Honda Transalp 600 percorreva la statale Regina ammirando gli angolo più suggestivi del Lario con la compagna al seguito. È tornato a casa in bus (almeno sino a Como), con una denuncia penale e con cinque sanzioni per un totale di 7.772 euro. Di sicuro, quella scoperta dagli agenti del distaccamento estivo di Tremezzina della Polstrada è una storia tutta da raccontare. Storia che inizia con la doppia anomalia segnalata dai due varchi Ocr di Argegno (quello al bivio di Schignano e quello al bivio con la provinciale 13) alla centrale operativa della polizia locale di Tremezzina e per diretta conseguenza al distaccamento della polstrada e prosegue poi con l’alt intimato dagli agenti a Sala Comacina, a poche decine di metri di distanza dal confine con Colonno. Sulle prime, il motociclista bresciano ha tentato di difendersi con dichiarazioni di circostanza, ma gli agenti in pochi istanti hanno scoperto l’arcano e cioè che un numero della targa era stato contraffatto ad arte proprio per sfuggire ai controlli. Da qui l’anomalia segnalata dai sempre attenti varchi Ocr. I controlli accurati hanno poi permesso di scoprire che, pur essendo in sella ad una moto di grossa cilindrata, l’uomo non aveva mai conseguito la patente. Da capire come abbia fatto in tutto questo tempo a farla franca. Gli agenti della polstrada hanno così provveduto al sequestro ai fini della confina dell’Honda Transalp inclusa la targa, che ha dato il là alle indagini del caso. Il cinquantenne bresciano - che ha sempre paventato grande sicurezza (mai si sarebbe aspettato di imbattersi in due varchi Ocr in meno di un chilometro) - è incappato in una denuncia a piede libero e, come ricordato, in cinque diverse sanzioni per un totale di 7.772 euro. E mentre l’Honda Transalp lasciava Sala Comacina su un carro attrezzi (notato da diversi automobilisti in transito), i due motociclisti bresciani rientravano verso Como su un autobus di linea.

(Marco Palumbo)

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