Sorgente inquinata da idrocarburi
Argegno distribuisce acqua in bottiglia

L’allarme in località Sant’Anna, immediato l’ordinanza che vieta l’utilizzo

Ermergenza in paese: vietato bere l’acqua mentre è in corso la distribuzione di bottiglie a residenti, turisti e villeggianti. L’allarme è scattato nel cuore della notte, alle 3 di lunedì 9 agosto «per un inquinamento da probabili idrocarburi della sorgente Bron che serve l’acquedotto» ha detto il sindaco Anna Dotti. Sul posto si sono recati i tecnici di Como Acqua con l’assessore Roberto De Angeli. E nella mattinata di lunedì il sindaco ha emesso un’ordinanza che vieta alla popolazione di utilizzare «l’acqua dell’acquedotto comunale a scopo idropotabile e per le preparazioni di cibo fino a nuovo avviso per non potabilità assoluta», ricordando che «sono in corso tutti gli opportuni provvedimenti per ripristinare la qualità delle acque». Nel tardo pomeriggio, una nota di Como Acqua - gestore dell’acquedotto comunale - ha tratteggiato i contorni della vicenda che inevitabilmente sta avendo ripercussioni su un Comune a forte trazione turistica. «È stato segnalato un odore sospetto in frazione Sant’Anna - si legge - I nostri tecnici coadiuvati dall’assessore e dal personale del Comune, hanno effettuato un sopralluogo alla sorgente Bron e ia serbatoio di Sant’Anna, constatando attraverso un’inequivocabile percezione olfattiva un probabile inquinamento da idrocarburi». Da qui la richiesta al Comune di ordinanza di “non potabilità assoluta”. Forse l’inquinamento è stato provocato da gasolio. Intanto nella giornata di lunedì è stata distribuita acqua alla popopolazione. Anche martedì 10 agosto sarà allestito un punto per la distribuzione dell’acqua in piazza Rosati (piazza del Porto). Citazione d’obbligo per l’iniziativa dell’Albergo Argegno e di Acqua San Bernardo che hanno donato a residenti e turisti 4 bancali d’acqua, con 6 bottiglie per famiglia.

(Marco Palumbo)

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