Svaligiavano le auto dei turisti sul lago: arrestati a Sirmione

Si tratta di due cubani e di un cileno. Decisive le immagini delle telecamere di Lenno. I carabinieri li hanno identificati: il fermo sul Garda

Ha un volto la banda che l’11 agosto scorso ha colpito nel cuore del pomeriggio, razziando valigie dalle auto dei turisti parcheggiate a Tremezzo, Lenno e Laglio. Grazie ad indagini articolate portate avanti dai carabinieri di Tremezzina guidati dal maresciallo Paolo Lo Giudice - sotto l’egida della Compagnia di Menaggio con il maggiore Davide Leo - e dai colleghi di Sirmione, “perla” del lago di Garda, è stato possibile cogliere sul fatto sul fatto ed arrestare due cittadini cubani nonché un cileno.

Sono loro, secondo i riscontri raccolti, ad aver razziato i bagagli sul Lario per poi spostarsi sul Garda e colpire a Sirmione, dove però grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza in quel di Lenno era già stato possibile dare loro un volto e soprattutto delineare i fotogrammi con tanto di targa della vettura - una “Yaris” bianca - utilizzata per i colpi. La collaborazione tra i due Comandi provinciali - quello di Como e quello di Brescia - ha dunque permesso un rapido interscambio di informazioni che alla fine si è rivelato decisivo. A Sirmione la banda aveva scassinato con destrezza due auto. E proprio sul Garda è stato possibile recuperare anche una parte della refurtiva riconducibile anche ai tre colpi (per ora) imputati ai due cittadini cubani - li si nota camminare con una certa disinvoltura a bordo Regina a Lenno, all’incrocio con via Silvio Pellico e via Diaz, dopo aver mandato in frantumi il vetro di una vettura parcheggiata a bordo statale - ed al sodale cileno, per cui una volta tornati a piede libero è stato disposto il divieto d’ingresso sul territorio lombardo.

Secondo le notizie filtrate da Sirmione, al momento dell’arresto i tre avevano al seguito diversi attrezzi per lo scasso e persino una “Playstation 5”, sottratta in una delle razzie. Tra l’altro - dettaglio emerso nelle ultime ore - i due cittadini cubani si erano già resi protagonisti di furti analoghi nel 2019 nei parcheggi antistanti il parco “Olivelli” di Tremezzo. Razzie su cui poi i carabinieri avevano fatto piena luce. Anche stavolta il nostro lago ha riservato loro un’amara sorpresa. (Marco Palumbo)

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