Tremezzo e Sala, violenza due donne
Condannato a quattro anni e mezzo

Il giovane che volantinava era stato arrestato nell’ottobre 2020

Si è concluso con una condanna a quattro anni e mezzo di detenzione il processo per violenza sessuale istruito nei confronti del giovane di 26 anni, arrestato l’8 ottobre 2020 dai carabinieri di Tremezzina con l’accusa di avere rivolto pesanti attenzioni sessuali nei confronti di una signora di 70 anni incontrata in via Camatte, a Tremezzo. Il gup di Como ha ritenuto il giovane del Pakistan colpevole anche di un precedente episodio per il quale il giovane fu indagato fin dal giorno del suo arresto, un episodio risalente al 28 settembre precedente, quando a Sala Comacina, in via dei Pini, quasi al confine con il territorio di Ossuccio, un’altra signora di sessant’anni aveva subito avances sessuali più o meno analoghe. Forte delle testimonianze delle vittime e degli elementi raccolti dai carabinieri, il tribunale ha riconosciuto il giovane pakistano colpevole di entrambi gli episodi. Era stato fermato dai carabinieri a Tremezzo subito dopo la seconda aggressione, ma prima ancora che la vittima avesse presentato denuncia. Quando lo intercettarono, si trovava assieme a un gruppo di suoi connazionali, probabilmente tutti impegnati in una attività di volantinaggio porta a porta, quella che peraltro svolgeva anche lui. I militari lo portarono in caserma a Menaggio per le operazioni di fotosegnalamento (risultava peraltro privo di documenti di identificazione) e proprio mentre procedevano nei suoi confronti sospettando che potesse trattarsi dell’autore della aggressione di Sala, la seconda vittima - quella dell’assalto avvenuto poco prima a Tremezzo - chiedeva l’intervento dei carabinieri. Anche lei, al pari della vittima precedente, non esitò a riconoscerlo, di fatto schiudendogli le porte del carcere, dove si trova tuttora detenuto. Il processo nei suoi confronti si è svolto con la formula dei rito cosiddetto abbreviato, che consente all’imputato di ottenere comunque uno sconto di un terzo di pena. Per il momento, il giovane pakistano rimarrà nel carcere comasco del Bassone.

(S. Fer.)

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