Variante di Tremezzina in galleria
L’appalto sarà a novembre

Il sindaco Guerra e l’ingegnere Tarantola hanno presentato nuovo tracciato e tempi di intervento: nel tunnel 9 dei 9,8 km. Costi in più per 20 milioni

La variante della Tremezzina entra in galleria e si avvia verso la tanto agognata gara d’appalto, ormai fissata salvo imprevisti per novembre. Certo, il cammino è ancora lungo (il 23 aprile, ad esempio, si pronuncerà in via definitiva il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche), ma dall’incontro di ieri in municipio a Lenno convocato dal sindaco Mauro Guerra alla presenza del “papà” del progetto della variante - l’ingegner Bruno Tarantola della Provincia - è emerso che il percorso tracciato dovrebbe essere finalmente quello giusto.

C’è chi ipotizza un aumento del conto finale pari ad almeno 20 milioni di euro, anche alla luce dell’aumento delle materie prime. Del tracciato originario - questo è certo - ormai è rimasta solo l’ossatura principale.

Davanti ai sindaci di Argegno, Colonno, Griante, Grandola ed Uniti, al vicesindaco di Sala Comacina ed al presidente della Comunità montana Lario-Intelvese, l’ingegner Bruno Tarantola ha confermato che «i tratti a cielo erano pari a circa 2000 metri, oggi sono sotto quota 1000 metri».

Altra modifica ufficializzata ieri: l’allungamento della galleria all’altezza dello svincolo di Griante, fondamentale per migliorare «l’inserimento paesistico dello svincolo stesso». Circostanza questa che aveva fatto storcere (e non poco) il naso al Soprintendente Luca Rinaldi. Di certo, il fatto di aver “incassato” (termine tecnico) la galleria in corrispondenza della Torre del Barbarossa a Spurano (di proprietà del Fai) e di aver liberato un’ampia porzione attorno alla Torre stessa ha rappresentato una carta vincente per ottenere il via libera dalla Soprintendenza.

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