Addio a Giuseppe, 40 anni e tanti sogni: «Guarirò così faremo un giro in camper»

Fino Mornasco Dolore nella frazione di Andrate e in tutto il paese per la morte del geometra. Il giovane non si è mai arreso alla malattia, scoperta due anni fa: «Il suo desiderio era vivere»

«Presto guarirò, così potremo rifare un bel giro in camper, magari verso la Calabria».

Giuseppe Ienco non si è arreso, mai. Ha combattuto fino all’ultimo giorno, ha sognato di ricominciare, di riprendere in mano la sua vita come, del resto, avrebbe avuto tutto il diritto di fare vista la giovane età.

E invece, l’altroieri, il suo cuore si è fermato per sempre ad appena 40 anni, lasciando un grandissimo vuoto nella frazione di Andrate, Fino Mornasco, dove viveva, così come in tutti i suoi numerosi amici.

La malattia

Tutto è cominciato due anni fa, quando si è presentata la malattia: Giuseppe ha subito iniziato le cure e non si è mai dato per vinto ma, purtroppo, l’esito è stato drammatico.

A parlarne è Simone Passiatore, assessore finese e cugino di Giuseppe, che per lui era come un fratello. «Siamo cresciuti insieme, prima abitavamo a Gironico e poi entrambe le nostre famiglie si sono trasferite ad Andrate – racconta Passiatore – per me era come un fratello. A settembre di due anni fa ha scoperto la brutta malattia: ha sempre lottato facendo tutto quello che era possibile fare. Non si è mai sottratto né abbattuto, il suo desiderio era vivere anche per la mamma Cosimina, la sorella Barbara e i nipotini Mattia e Sara, che amava tantissimo. Negli ultimi giorni, purtroppo, la situazione è peggiorata e mercoledì pomeriggio è mancato».

Giuseppe era un geometra, molto conosciuto e stimato nella zona.

Tra le sue passioni c’erano i motori, come motociclismo e automobilismo, amore poi trasmesso al nipotino: fino a un paio di settimane fa, seguiva con Mattia il Gran Premio e, insieme, commentavano le strategie di gara.

Il “trascinatore” del gruppo

«È sempre stato più che generoso, si è fatto in mille per le persone che amava, nell’esserci per gli amici - ha aggiunto ancora il cugino - Quando c’era un evento era propositivo, il trascinatore all’interno del gruppo. Lo ha sempre fatto. Amava un sacco anche la cultura, si informava e non era mai banale in quello che diceva. In questi due anni non ha smesso di essere com’era. Fino all’altroieri, era lui a chiederti come stavi, mai a lamentarsi di quello che stava vivendo. Ha sempre desiderato che la sua famiglia trovasse una serenità».

Giuseppe, dunque, lascia un grande vuoto: sconvolti per quanto gli è capitato anche tutti i suoi amici che, fino all’ultimo, non hanno perso la speranza che potesse farcela.

«Non lo conoscevo personalmente, ma addolora veramente tanto veder spegnersi una vita così giovane - ha commentato il sindaco di Fino Roberto Fornasiero - a quarant’anni si ha ancora davanti tutta la vita, si fa fatica a comprendere certe tragedie. So che lottava già da qualche tempo contro questa malattia: purtroppo, nonostante i grandi progressi della medicina, ci sono mali incurabili. Il mio pensiero va a tutti i familiari, è dura affrontare certi momenti e superarli. A loro va il mio sostegno e quello di tutta l’amministrazione comunale, che si stringe intorno ai parenti di questo ragazzo che se n’è andato troppo presto».

I funerali di Giuseppe Ienco saranno celebrati questa mattina alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Fino Mornasco, preceduti dal rosario alle 10. La salma sarà poi accompagnata verso il vicino cimitero.

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