Anziana derubata dai falsi vigili
Via gioielli e contanti per 3mila euro

Olgiate Comasco, vittima una pensionata di 85 anni Sull’auto dei truffatori un adesivo della polizia locale

Falsi tecnici del gas e falsi vigili con tanto di adesivo sull’auto derubano una pensionata. Le hanno fatto credere che ci potesse essere una fuga di metano in casa, per compiere una razzia. Con inganno, hanno rubato 700 euro in contanti e gioielli per 2.000 euro a una donna di 85 anni che era sola in casa.

Un’emergenza quella delle truffe e dei raggiri messi in atto da malviventi senza scrupoli, che di volta in volta vestono i panni più diversi: dall’addetto del gas o dell’acquedotto fino al carabiniere o vigile, passando attraverso sedicenti responsabili di associazioni di volontariato o di enti religiosi, o falsi nipoti come nel caso della tentata truffa dell’altro ieri in via Segantini.

Stavolta, invece, i falsi addetti si sono presentati con una pseudo auto di servizio: una monovolume al quale è stato apposto un adesivo magnetico per farla sembrare una vettura della polizia locale, per accreditare l’idea che il controllo fosse stato concordato con il Comune e così raggirare per bene la vittima.

La pensionata – residente in via San Giorgio – purtroppo ha creduto al rischio di una fuga di gas, o comunque a una anomalia dell’impianto e pare abbia lei stessa aperto la porta di casa ai falsi tecnici. Una volta nell’abitazione il colpo è stato tutto in discesa per i ladri truffatori, complice il fatto che in quel momento l’anziana fosse sola. Nessuno dei congiunti che risiedono nello stesso immobile era in casa. Non è escluso che abbiano spruzzato qualcosa, sprigionando un odore di gas per rendere verosimile un possibile rischio di esplosione, e probabilmente confondendola con parole e atteggiamenti frettolosi tipici di un pericolo imminente, sono riusciti a spaventarla a tal punto da vincerne ogni residua resistenza.

Quando ormai l’avevano psicologicamente in pugno, l’hanno invitata a prendere tutti i monili e il denaro che aveva in casa, metterli in un sacchetto e riporli in frigorifero con la scusa che i materiali di valore possono diventare tossici a contatto con il gas. La poverina, presa dall’ansia, ha agito presumibilmente come un automa. È bastato poi allontanare la pensionata con un pretesto escogitato ad arte, per avere tempo e modo di prendere la busta dal frigorifero e fuggire col maltolto.

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