Cantù, il bidello licenziato
deve essere risarcito

Parzialmente accolto il ricorso del difensore Palpeggiamenti e baci: fu condannato a 2 anni e mezzo

Per il Tribunale di Como, dovrà essere risarcito dal Ministero dell’Istruzione per circa 15mila euro, il bidello dell’istituto Sant’Elia di Cantù, condannato in via definitiva a due anni e mezzo per violenza sessuale - palpeggiamenti e baci - nei confronti di una studentessa minorenne. E’ questo quanto stabilito in primo grado dal giudice del lavoro, che ha parzialmente accolto il ricorso dell’uomo, 63 anni, di Bregnano.

La cifra è una stima che comprende poco più di quattro stipendi mensili da 1.500 euro lordi circa, più tasse, liquidazione, spese legali. Il giudice, per una questione di errata procedura, ha dichiarato illegittimo il licenziamento del bidello avvenuto prima che la sentenza di condanna fosse definitiva. Sul giudizio ha pesato anche il fatto che l’uomo sia stato sottoposto due volte, e nel secondo caso in tempi sbagliati, a procedimento disciplinare interno sugli stessi fatti.

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