«Carta finita, asciugatevi sui grembiuli»
Lomazzo, è polemica alla primaria

La segnalazione di una mamma: «Inaccettabile in un periodo come questo». La preside: «Vigileremo affinché non accada, i rotoli sono tenuti in classe e poi distribuiti»

«Manca ormai da giorni la carta della primaria e le maestre dicono agli scolari di asciugarsi le mani nel grembiule», a lamentarlo, assieme a altri genitori è Patrizia Aloi , mamma di due bambini, che chiede risposte concrete e maggiore attenzione ad un problema posto in famiglia da parte dei bambini stessi.

«Mi pare sia questa una situazione ancora più assurda – lamenta la mamma – specialmente in un momento in cui si sottolinea continuamente la necessità d disinfettarsi le mani e di avere quindi sempre un occhio di riguardo all’ igiene. Trovo sia in sostanza inconcepibile dover pensare che dei bambini vadano in bagno più volte al giorno e non hanno la carta, penso sia infine ancora più assurdo dove mandare i propri figlia a scuola con un asciugamano».

L’auspicio è insomma che anche da parte dei collaboratori scolastici una maggiore attenzione riguardo ad organizzare meglio tutto quel che riguarda la distribuzione della carta; fatta salva la disponibilità da parte delle famiglie nel mettere a propria volta a disposizione la carta, quando e se necessaria.

Sulla vicenda interviene subito la dirigente scolastica Nicoletta Guzzetti , secondo cui la questione è invece sempre stata seguita da vicino. «In precedenza, la carta erano all’interno dei bagni, ma poi abbiamo dovuto organizzarci diversamente in quanto vi era poi carta lasciata in giro dagli scolari un po’ ovunque nei servizi igienici – spiega la preside – È stato quindi necessario distribuire la carta in classe. Abbiamo anche in queste ore svolto delle verifiche e la carta è sempre stata messa a disposizione degli scolari: è possibile che in una classe, per un minimo lasso di tempo, possa non esservi stata, ma ribadisco che vi è sempre stata la massima attenzione a questo aspetto. Al di là di quelle che possono magari essere state delle frasi estemporanee, non c’è quindi mai stata alcuna intenzione di chiedere agli alunni di arrangiarsi da soli».

L’articolo completo su La Provincia in edicola oggi, 5 marzo

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