Centri estivi, rebus riaperture
Olgiate rischia rincari e turni

Con la ripresa delle attività lavorative famiglie hanno necessità di gestire i figli. Ma le norme sul distanziamento vietano l’affollamento e serviranno anche più educatori

In forse i centri estivi e, con le nuove regole, c’è il rischio concerto di rincari. Con la ripresa delle attività lavorative le famiglie hanno necessità di individuare spazi aggregativi ed educativi per i figli, ma al momento non ci sono certezze sulla possibilità di organizzare la colonia solare Pineta e la scuola dell’infanzia di luglio.

«Già da alcune settimane ci sono arrivate sollecitazioni informali dalle famiglie e da qualche tempo ne stiamo parlando con gli uffici, ma non c’è ancora un quadro di riferimento – dichiara l’assessore Stefania Mancuso - C’è la volontà dell’amministrazione comunale di studiare la fattibilità dei centri estivi, ma stiamo attendendo di conoscere le linee guida e su queste provare a muoverci».

Rischio rincari delle rette. «Ci siamo informalmente confrontati con agenzie educative per capire il perimetro entro cui muoverci – aggiunge Mancuso – Le cooperative che forniscono questi servizi stanno lavorando a protocolli di sicurezza che prevedono, oltre all’uso di dispositivi di protezione individuale, anche un rapporto educatore/bambini molto basso».

«Un educatore ogni cinque bambini al massimo, che sale a uno ogni sette per i più grandini e a uno ogni dieci per i ragazzi delle superiori. Questo comporterà un più che raddoppio del numero di educatori con riflessi sul costo del servizio, destinato ad aumentare».

Incremento su cui potrebbe pesare anche una diversificazione delle sedi, con conseguente aumento delle spese di gestione. E la suddivisione dei ragazzi in turni, per evitare assembramenti troppo numerosi.

Manuela Clerici

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