Faloppio, «Troppi cinghiali
Si rischia la peste suina»

Nuova riunione del Comitato che chiede interventi drastici per risolvere un problema sempre più grave

Altra riunione del comitato anti-cinghiali che questa volta sembra avere imboccato la strada giusta per risolvere il problema della disastrosa presenza degli ungulati sui terreni delle loro aziende agricole, presenza che diventa sempre più numerosa per il proliferare inarrestabile di questi animali.

Un incontro promosso dal sindaco Giuseppe Prestinari al quale hanno partecipato numerosi rappresentanti della politica comasca sia a livello provincia, regionale e nazionale con i deputati locali che hanno promesso di portare a Roma il problema per modificare la normativa troppo vincolante.

I promotori dell’incontro, Alberto Pagani, presidente del Consorzio agrario lombardo e Gianpaolo Lambrughi, tecnico del Consorzio e coordinatori del Comitato anti-cinghiali al quale hanno aderito oltre cinquecento agricoltori e allevatori sostengono che «occorre valutare in merito alla presenza esponenziale dei cinghiali sul territorio dell’Olgiatese anche il rischio sanitario, perché come già accaduto in passato, quando non viene esercitato il dovuto controllo, il proliferare incontrastato di una specie porta con esso il diffondersi di malattie contagiose, cosa che sta già peraltro accadendo».

«La peste suina africana sta spaventando non solo gli allevatori- aggiunge il documento sottoscritto - ma tutta l’industria suinicola che in Europa, e in particolare in Italia, vanta prodotti di eccellenza quali prosciutti e insaccati Dop e Igp, impiegando migliaia di lavoratori».

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