Olgiate, maggioranza divisa
sull’urbanistica perde un consigliere

Rolando Moschioni ha votato con la minoranza sulla variante che autorizza i magazzini robotizzati

La possibilità di costruire magazzini robotizzati alti fino a quindici metri “spacca” la maggioranza.

Il consigliere con delega al bilancio, Rolando Moschioni, ha votato – come i consiglieri di minoranza – contro l’adozione della prima variante al Piano di governo del territorio. Al centro della contestazione la norma che consente nel tessuto produttivo consolidato la costruzione di magazzini automatizzati fino a 15 metri, lungo fronti non adiacenti ad ambiti insediati o insediabili a destinazione residenziale.

Di fatto un via libera a progetti tipo il magazzino robotizzato che la ditta Cosmint avrebbe voluto costruire nel proprio sito produttivo in via XXV Aprile, cui poi ha rinunciato a fronte del ricorso al Tar depositato da alcuni residenti, contrari a una “torre” di oltre venti metri davanti a casa.

Neppure l’emendamento presentato dall’assessore all’urbanistica Maria Rita Livio, con cui si limita a quindici metri l’altezza consentita (nella versione iniziale del punto 5 del comma D dell’articolo 17 non veniva fissato un tetto), ha ottenuto lo scopo di far rientrare il dissenso di Moschioni che ha votato contro.

«Si fa distinzione tra alcune aziende rispetto ad altre - ha dichiarato Moschioni - Ho grosse perplessità su questo articolo. Leggendolo ho avuto l’impressione che ci fosse una notevole ambiguità interpretativa, che permettesse in certe situazioni e magari in presenza di amministrazioni con una minore sensibilità ambientale di fare qualcosa che probabilmente va a deturpare il paesaggio. Peraltro manca anche una verifica dell’impatto viabilistico».

In merito poi al fatto che si consentano queste edificazioni con procedura semplificata, Moschioni ha osservato: «Non è che si possa sveltire più di tanto. Si tratta dell’ambiente, del paesaggio e del territorio».

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