Ragazzina filma il raid degli amici
Individuati cinque giovani vandali

Faloppio, tutti tra i 13 e i 15 anni sono usciti di notte Danneggiati gli apparecchi esterni a cartoleria e gelateria

La notte brava di quattro ragazzini e di una ragazzina: danneggiamenti agli apparecchi fuori da una cartoleria – tabaccheria e da una gelateria, assalto al cimitero di Camnago, schiamazzi e disturbi alla quiete pubblica. Forse anche cartelli bruciati.

I quattro agivano e la coetanea filmava, ma anche qualche residente, nel cuore della notte, svegliato di soprassalto, ha ripreso le scene, pure registrate dalle telecamera di sorveglianza dei negozi e le immagini non lasciano dubbi: violate le cose e violato anche il coprifuoco da emergenza sanitaria.

Ill Gruppo di controllo del vicinato, il primo venuto a conoscenza delle immagini registrate da telefonini e telecamere e le ha esaminate con sgomento e preoccupazione sul possibile disagio degenerato in degrado.

La scorribanda del gruppo sarebbe iniziata a mezzanotte e sarebbe proseguita fino al mattino, quando si sono recati tutti a far colazione al bar dove avevano preso di mira gli apparecchi esterni.

Alla sera, si erano trovati a casa della ragazzina: una pizza, un film, quattro chiacchiere e la telefonata ai rispettivi genitori per avvisare che si sarebbero fermati a dormire a casa dell’amica. Anzi, è stata la stessa amica a telefonare e non c’era dunque alcun motivo di apprensione negli adulti, anche perchè il coprifuoco non avrebbe consentito alcuna uscita da casa.

Invece, quando i ragazzini, tra i tredici e i quindici anni d’età, si sono accorti, per combinazione di fattori, che sarebbero rimasti soli, hanno rinunciato a far la nanna e sono usciti, provvedendo pure a farsi sentire dalla popolazione.

Hanno scavalcato il muro del cimitero, si sono avventati contro gli apparecchi e queste sono le evidenze. Non si sa se siano pure responsabili dell’incendio dei cartelli fuori dalla scuola materna, plastica liquefatta e dei cartelli fuori dalla chiesa.

Qualcuno incitava e qualcuno eseguiva; impossibile fermarli. Chi tenta, a volte, di ammonire i ragazzi che disturbano, in genere desiste perchè viene preso a male parole: se succede di giorno, di notte è ancora meno fattibile.

Ma sono stati riconosciuti. C’è voluto ben poco a riconoscerli e a segnalare ai genitori il comportamento dei figli.

« Il mio dovrà vergognarsi »: una madre non ha esitato ad esprimere così le proprie intenzioni.

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