Si coltivano girasoli per aiutare le api: «Una scelta ecologica»

Castelnuovo Bozzente Lo stanziamento del Comune per aumentare la semina anche di facelia e papaveri. E basta mais per evitare che attiri troppi cinghiali

Castelnuovo Bozzente paese amico delle api. Anche quest’anno è proseguito l’impegno dell’amministrazione comunale per la promozione di iniziative a favore della biodiversità, della tutela dell’ambiente e del supporto all’agricoltura locale.

«Abbiamo stanziato risorse per la semina di facelia, papavero e altre essenze mellifere a beneficio di api e impollinatori, per il ripristino dei prati stabili danneggiati dagli ungulati, per la semina di girasole alternativa a mais e frumento e per fornire agli agricoltori recinti elettrificati per proteggere prati stabili e fondi agricoli – spiega il vicesindaco Nicola Martinelli - Castelnuovo si conferma il paese amico delle api e degli insetti utili e di una agricoltura sostenibile e attenta all’ambiente e alla conservazione del nostro patrimonio naturale.

L’iniziativa

Stanziati tremila euro per la semina di facelia e papavero (85 euro per ogni pertica), mille euro per l’acquisto di recenti elettrificati, quattromila euro per la semina di girasoli (300 euro per ogni ettaro, fino a quattro ettari per azienda) e 1.600 euro per il recupero di prati stabili (400 euro per ogni ettaro recuperato, fino a due ettari per azienda).

Fioriture bellissime e straordinariamente utili per gli insetti impollinatori.

«Con queste semine siamo riusciti a conciliare l’aspetto agronomico con quello utilitaristico per gli insetti impollinatori e paesaggistico - dichiara il consigliere con delega all’agricoltura, Gabriele Bosetti, titolare di un’azienda agricola – Oltre a vedere Castelnuovo fiorito e sempre più apprezzato anche dai visitatori esterni, abbiamo raggiunto il risultato di dare nutrimento alle api e agli insetti e salvaguardare la biodiversità, fondamentale per la sopravvivenza di tutte le specie vegetali e animali».

L’adesione degli agricoltori non è mancata neppure quest’anno. Seminati circa trenta ettari a girasole, quasi due ettari a facelia e dieci pertiche a grano saraceno.

«A papavero abbiamo seminato piccole superfici – aggiunge Bosetti – Era una prova, ma non è andata molto bene, per la troppa pioggia e freddo della strana primavera che abbiamo avuto quest’anno».

Le altre semine hanno invece resistito e regalato pennellate di colore. Campi fioriti come in Provenza con la facelia, che ha tinto di lilla il territorio comunale. Spettacolari i campi di girasole, col trionfo di giallo tra la cortina verde del Parco Pineta e l’azzurro del cielo. Talmente suggestivi da essere diventati un’attrazione turistica.

Bellezza fotografica

«Arrivano anche da fuori paese per ammirare la bellezza del paesaggio fiorito – conferma Bosetti – Diversi vengono anche per servizi fotografici. È bello essere conosciuti per questi colori e come paese amico delle api. Facelia, girasoli e grano saraceno sono essenze particolarmente mellifera, che attirano gli impollinatori per l’altissimo potenziale di produzione di nettare».

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