Terragni, prof positiva all’open day
A Olgiate allarme per liceo e medie

Niente scuola per sette ragazzi di tre classi dopo un laboratorio in aula: viste le nuove regole non parte per ora la quarantena per i loro compagni

Una docente dell’Istituto Terragni positiva all’open day: scatta la “sorveglianza attiva” per studenti del liceo e della scuola media.

Coinvolti sette alunni della media Buonarroti che mercoledì pomeriggio avevano partecipato a un laboratorio orientativo tenuto da una professoressa vaccinata, ma risultata positiva dopo essersi sottoposta al tampone per scrupolo, essendo stata a contatto con un alunno contagiato.

In base alle nuove regole per la gestione dei positivi a scuola, tese a mantenere il più possibile le lezioni in presenza, non è scattata la quarantena in automatico né per i ragazzi venuti in contatto col caso positivo, né per i compagni di classe.

«Mercoledì pomeriggio sette nostri alunni delle classi terze hanno preso parte a un laboratorio orientativo all’Istituto Terragni – spiega Annamaria Bertoni, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Olgiate Comasco - Attività che abbiamo consigliato, poiché riteniamo utile che i ragazzi vadano a questi laboratori».

«Non eravamo a conoscenza di quanti e di chi partecipasse all’open day, perché è un’attività svolta in orario extracurricolare, al pomeriggio». Coinvolti sette ragazzi distribuiti in tre differenti classi terze.

«Qualche genitore ci ha scritto mercoledì sera di essere stato informato dalla dirigente reggente del Terragni (Laura Mauri) di questa circostanza e ci comunicavano che i figli non sarebbero venuti a scuola e chiedevano di attivare la Dad» afferma Bertoni.

«Ho subito scritto alla preside del Terragni - aggiunge -, chiedendole i nominativi dei ragazzi per poter fare un controllo all’indomani e verificare chi eventualmente non fosse stato avvertito, o non avesse letto la mail. Non ho volutamente chiesto informazioni sul caso positivo. Tutti avevano letta la mail e non si sono presentati a scuola». Ats, ricevuta formale segnalazione dalla preside del liceo, ha preso in carico il caso.

Il soggetto in sorveglianza attiva non è più obbligato a rimanere in casa, ma gli è richiesto in modo responsabile di limitare le frequentazioni sociali e le attività di comunità e di mantenere in maniera rigorosa il distanziamento fisico e l’uso della mascherina incontrando altre persone. L’unico divieto è tornare a scuola.

Per poterci tornare, il soggetto identificato in stato di sorveglianza attiva entro le 48 ore deve fare un primo tampone (T-zero). Con l’esito negativo del T-zero può tornare a scuola e frequentare fino al quinto giorno dalla data del referto del primo tampone. Superato il quinto giorno non può più continuare a frequentare, salvo che abbia fatto l’altro tampone con esito anch’esso negativo.

«Due dei sette studenti sono riusciti a fare il primo tampone stamattina (ieri per chi legge, ndr) e rientreranno domani (oggi, ndr) – aggiunge Bertoni – Gli altri lo faranno entro le 48 ore. Confido che rientrino tutti per lunedì. Verso martedì-mercoledì dovranno fare obbligatoriamente anche il T-cinque. Se va come ci auguriamo, torneranno in fretta a scuola». Manuela Clerici

© RIPRODUZIONE RISERVATA