Addio al farmacista
ucciso dal Covid

Mariano Comense: città in lutto per Fernando Marcantonio, 64 anni, da anni con il negozio vicino all’ospedale. Era ricoverato dal 31 marzo al Sant’Anna.

Mariano Comense

Fernando Marcantonio, è morto nel giorno in cui Papa Francesco, ha chiesto di pregare, nella messa mattutina in Santa Marta, per la categoria dei farmacisti, impegnati nella lotta al coronavirus.

E proprio la pandemia, lo ha strappato all’affetto della moglie Laura, del figlio Federico (che pochi giorni fa ha superato brillantemente uno degli ultimi esami che gli mancano per ottenere la laurea in farmacia); del fratello Attilio, che è presidente provinciale e vice presidente regionale di Federfarma. Il dottor Fernando, che ha compiuto 64 anni lo scorso gennaio, è stato anche il primo farmacista, morto in provincia di Como, per la pandemia.

La notizia ha molto colpito i marianesi: la farmacia Marcantonio, in via Isonzo, accanto all’ospedale, fa parte della storia della città. È da sempre un punto di riferimento per le persone sofferenti che hanno trovato non solo le risposte “mediche” ma, molto spesso, anche un conforto nell’anima.

Primi sintomi un mese fa

«Questa mattina quando ho sentito che il papa diceva di pregare per la nostra categoria, mi sono commosso - dice il fratello Attilio Marcantonio -Ho pensato a Fernando, che era ricoverato dal 31 marzo al Sant’Anna, a lottare con il coronavirus. Nella notte -il momento più difficile – il telefonino non aveva portato cattive notizie».

La notizia che mai avrebbe voluto ricevere, ancor di più come fratello “più grande” di 11 anni, è invece arrivata poco dopo, attorno alle 8. «E’ stato un dolore terribile, quasi impossibile da sopportare -aggiunge il fratello Attilio -.Che solo la fede riuscirà a farci accettare». Il dottor Fernando probabilmente ha contratto il virus, al lavoro, in farmacia. La prima avvisaglia si è manifestata a metà marzo.

Il cordoglio del sindaco

«Una domenica mi ha telefonato -ricorda il fratello Attilio -.Era preoccupato:aveva la febbre a 38 e aveva paura di avere contratto il covid 19. L’ho rassicurato, anche che ci saremmo attivati per eseguire il tampone». La febbre però il giorno dopo era sparita e il dottore ha potuto riprendere la sua attività. Una settimana dopo ecco invece i problemi respiratori, con il ricovero al Sant’Anna.

«Eravamo preoccupati ma la situazione si è ben presto stabilizzata e sembrava tutto sotto controllo. Aveva una polmonite interstiziale, evidenziata dalle radiografie, ma il tampone era negativo. Tanto che - aggiunge il dottor Attilio -più volte ho detto a mio fratello che presto ci saremmo potuti riabbracciare. Invece questa malattia “subdola” era sempre in agguato».

La situazione è precipitata il 31 marzo con l’ingresso in terapia intensiva e il coma farmacologico. Il decorso che continuava ad essere costante, senza peggioramenti e la speranza che tutto potesse risolversi nel migliore dei modi. Purtroppo ieri tutto è precipitato, con la scomparsa alle 8 del mattino.

«È una bruttissima notizia -dice il sindaco di Mariano, Giovanni Alberti -. Il dottor Fernando abitava a Cantù ma la famiglia Marcantonio è una istituzione per la nostra città. È una perdita gravissima».

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