Bonus agli autonomi, Cna protesta
«Lotteria del click day? Un’offesa»

Il segretario contesta le modalità per l’erogazione dei 600 euro di bonus - «Parliamo di un indennizzo minimo, pensare di assegnarlo in questo modo è gravissimo»

Como

Click day per gli autonomi? Corre la rabbia anche a Como di fronte a questa strategia per i lavoratori autonomi. E il Governo ora sembra prendere tempo dopo l’uscita dell’Inps su questa possibilità.

Ieri è intervenuto su questo tema il segretario della Cna del Lario e della Brianza Ivano Brambilla con decisione: «Diciamo no alla lotteria del click day per assegnare il bonus di 600 euro a lavoratori autonomi e stagionali, partite Iva e professionisti». Spiegando così le ragioni del disappunto: «Già si tratta di un indennizzo minimo e che non potrà andare a tutti a causa dell’insufficiente stanziamento, affidarne la distribuzione a uno strumento aleatorio ci sembra davvero troppo prosegue Brambilla - Solo il pensiero di ricorrere al click day, anzi, rappresenta un’offesa gravissima per quasi cinque milioni di italiani».

Ci sono poi pericoli concreti, prima fra tutti quello di favorire i soggetti più strutturati, organizzati. Non solo, nelle diverse zone d’Italia i servizi non sono proprio ugualmente efficienti, a partire dalla connettività, dunque non si parte tutti nelle medesime condizioni e questo avrebbe influenza sul risultato del click day. Ecco perché – osserva Brambilla - «chiediamo alle istituzioni di essere consapevoli della gravità del momento assumendo gli stessi comportamenti, informati prima di tutto alla responsabilità e al rigore, chiesti a cittadini e imprese».

Ieri in effetti a Radio Capital ha frenato sull’ipotesi click day il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta: «Non mi sembra un criterio che sta in piedi, non possiamo fare a chi prima arriva prima alloggia - ha sottolineato - È una comunicazione fatta dall’Inps, non una decisione del Governo. I ministeri del Lavoro e dell’Economia stanno ancora valutando». E le risorse non bastassero, assicura che verranno integrate.

Ieri la Cna ha anche scritto al Governo in merito alla sospensione dei versamenti tributari introdotta dal Decreto CuraItalia, denunciandone i paradossi. Un esempio? Una circolare Inps che indicava questo: «Il datore di lavoro o il committente che sospende il versamento della contribuzione, ma che contemporaneamente opera la trattenuta della quota a carico del lavoratore, è tenuto obbligatoriamente a versare quest’ultima alle ordinarie scadenze legali di versamento». Non solo arduo da applicare, bensì in contraddizione – secondo l’associazione – con la filosofia del decreto che dichiara di voler sostenere la liquidità delle imprese.

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