«Centrodestra unito. Priorità caro bollette, flat tax e sicurezza»

L’intervista Matteo Salvini: «La pace fiscale, con una guerra ed una pandemia ancora in corso, è un doveroso aiuto per chi non può pagare cartelle vecchie di anni»

«Centrodestra unito. Priorità caro bollette, flat tax e sicurezza»
Matteo Salvini

Dal caro bollette alla sicurezza con il ripristino dei decreti cancellati dal Governo a guida Pd e Movimento 5 Stelle e soprattutto la flat tax e le pensioni a “quota41”. Sono questi i temi chiave per il leader della Lega Matteo Salvini, che garantisce «compattezza» del centrodestra. «Con Silvio e Giorgia c’è un rapporto solido».

Caro energia e bollette. L’unica soluzione per andare incontro a famiglie e imprese è, secondo lei, lo scostamento di bilancio?

Servono almeno 30 miliardi oggi, per non spenderne tre volte tanto domani tra cassa integrazione, disoccupazione e drammatico impoverimento del Paese. Non capisco la timidezza degli altri partiti: non vorrei che la sinistra, sapendo di perdere, voglia consegnare al centrodestra un Paese in macerie.

Si parla sempre solo di aiuti alle imprese e alle famiglie a basso reddito, ma alla classe media chi ci pensa?

La nostra proposta di flat tax riguarda prioritariamente i redditi medi e ha l’ambizione di abbassare subito le imposte per le famiglie, per esempio, che guadagnano fino a 70mila euro l’anno. A questo aggiungiamo la pace fiscale, per rottamare milioni di cartelle esattoriali che rischiano di mettere in ginocchio 400mila lombardi entro la fine di quest’anno. La pace fiscale, con una guerra ed una pandemia ancora in corso, è un doveroso aiuto per chi non può pagare cartelle vecchie di anni, anche di piccoli importi, che con sanzioni e interessi sono diventate un macigno insostenibile. Si tratta di somme che lo Stato non incasserebbe mai, un arretrato di oltre 1.000 miliardi. Con pace fiscale, rottamazione e saldo e stralcio, lo Stato incasserà finalmente miliardi di euro, e 15 milioni di italiani potranno tornare a lavorare, respirare e pagare le tasse, senza essere inseguiti dall’Agenzia delle Entrate. È doveroso buonsenso.

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