Como: anno nero per i nostri ragazzi
«Stress, ansia e stanchezza»

Sondaggio dell’Unione degli studenti tra duemila giovani: «Forte disagio». Ora parte uno sportello per aiutare gli alunni delle superiori

Como

In mezzo al dibattito fra lezioni a distanza, in presenza, percentuali di ragazzi in classe e a bordo dei bus, spesso si perde di vista un punto fondamentale: dopo un anno di pandemia, come stanno gli studenti?

La scuola, del resto, è da sempre fonte di stress e ansia da prestazione. Il Covid ha però peggiorato la situazione, tanto che sempre più ragazzi sono alla ricerca di un supporto psicologico in questo momento difficile. A questo proposito, settimana prossima partirà uno sportello online, gratuito, voluto e messo a punto dall’Unione degli studenti insieme con gli psicologi dell’associazione Jonas Como.

Il progetto, però, parte da lontano e arriva dopo un lungo percorso compiuto dai ragazzi.

«Durante questi ultimi mesi - spiega Margherita Balestrini - abbiamo notato come la salute mentale sia un argomento troppo spesso passato in secondo piano. Data l’importanza di questo tema, abbiamo prima deciso di organizzare un dibattito pubblico per confrontarci al riguardo, in particolare in relazione all’ambito scolastico e alle pressioni cui siamo sottoposti, poi abbiamo messo a punto un questionario da sottoporre ai nostri compagni».

In una settimana, hanno partecipato in più di duemila. «Il 77,6% ha risposto che in questo periodo la scuola provoca stress – spiega Lucas Radice - e, in particolare, sulla didattica a distanza, l’impatto negativo è stato sentito da oltre mille studenti».

Potendo scegliere più opzioni, le persone hanno sottolineato come la situazione attuale crei stanchezza (1554 “voti”) e ansia (1400). Il 40%, invece, percepisce una sensazione di vuoto, mentre non mancano i ragazzi che hanno avuto attacchi di panico e problemi d’insonnia.

«Fra le difficoltà correlate – aggiunge Radice - in tanti hanno sottolineato il sovraccarico di compiti e l’emergere di problemi famigliari. Ma, la necessità principale era parlarne con qualcuno all’esterno, riuscendo magari a confrontarsi con un professionista del settore».

Così, Insieme a Jonas Como, è stato messo a punto uno sportello a disposizione principalmente degli studenti delle superiori. Il servizio è gratuito e partirà settimana prossima. «Tramite il sito – continua Ines Fatnassi - sarà possibile scegliere il giorno e l’ora per l’appuntamento. L’incontro con gli psicologi avverrà a distanza. Faremo un appello anche alle scuole, sottolineando come la salute mentale sia una questione cruciale». Uno degli obiettivi dell’Uds è aprire un dialogo con le autorità scolastiche: «Ora è necessario incrementare i servizi disponibili, trovando soluzioni concrete per quello che è un problema diffuso e sentito soprattutto in questo periodo».

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