Coronavirus a Como
Un giorno nerissimo
16 vittime e crescono i positivi

Siamo tra i territori i cui il contagio aumenta di più. Ieri sul Lario il 13% dei decessi dell’intera regione, Solo nel capoluogo il virus sembra attenuarsi: 2 positivi

La curva dei contagi e dei morti a Como è tornata a salire, a differenza di altre province (comprese quelle colpite più duramente dal coronavirus) dove, invece, la riduzione ha preso una strada molto marcata.

Ieri, secondo i dati forniti dalla Regione, nel Comasco sono state rilevate 78 persone positive al Covid in più rispetto a lunedì, quando l’aumento era stato pari a 51, circa il 30% in meno del giorno precedente (domenica, lo ricordiamo, i nuovi malati erano stati 83) a fronte di un numero di tamponi dimezzato. Invece ieri la nuova impennata non solo nei nuovi positivi ma anche nei decessi.

Il dramma case di riposo

Ben sedici i morti registrati nel nostro territorio, pari al 13% di quelli dell’intera Lombardia (126). A Como, dall’inizio dell’epidemia, i decessi a causa del coronavirus sono quindi saliti a 447, dai 431 registrati martedì (nel grafico pubblicato ieri per errore è stato riportato un dato non aggiornato). A incidere sono soprattutto le residenze per anziani dove anche sul Lario, così come nel resto della regione e del Paese, si sono registratati altissimi tassi di contagio e anche di decessi.

Analizzando i dati nel dettaglio arriva però anche la conferma del trend al ribasso dei contagi nel capoluogo: domenica solo 3, lunedì altrettanti e ieri si è scesi a 2. Insomma in città - e questa è una delle poche buone notizie - la diffusione del virus sembra essersi fermata, fermo restando che molto dipende anche dal numero di tamponi. Complessivamente sono 376 i comaschi trovati finora postivi al Covid.

Guardando i centri più grossi, per la prima volta si registrano zero contagi a Mariano, che resta stazionario a 102 casi. Dopo Como a registrare più persone malate è Cantù, seconda città della provincia per numero di abitanti, con 292. Erba è a 251 seguita da Albese con 178 contagiati, molti dei quali all’interno della casa di riposo Villa San Benedetto Menni.

A determinare il nuovo balzo dei numeri sono Comuni più piccoli nei quali sono però presenti Rsa nelle quali si è diffuso il virus. Su tutti Beregazzo con Figliaro, che domenica aveva registrato in una sola giornata 21 casi e che ieri ha visto altre 15 persone risultate positive. Negli ultimi giorni sono stati eseguiti una serie di tamponi sugli ospiti della residenza per anziani San Giulio dove, a lunedì, erano risultati positivi 51 ospiti (sui 90 della struttura), cresciuti ulteriormente.Il Comune è arrivato complessivamente a 75 persone contagiate. A Porlezza si sono registrati 14 tamponi positivi salendo in questo modo a 54 casi accertati. Ancora nuovi positivi anche a Sala Comacina, uno dei paesi - in rapporto agli abitanti - più colpiti dall’epidemia: si tratta di altri 5 che portano così a un totale di 34 persone. Il Comune del lago conta anche 5 morti.

Numeri altalenanti

Il Comasco sta registrando aumenti più consistenti rispetto ad altre province lombarde e, a differenza di altre, il trend è altalenante. Molto dipende, com e detto, dal numero di tamponi processati e secondo gli esperti per fare analisi più realistiche bisogna valutare i dati su un periodo temporale di alcuni giorni. Ieri nel consueto bollettino regionale, il governatore Attilio Fontana ha parlato di 74.348 casi in Lombardia dall’inizio dell’epidemia con un aumento, rispetto al giorno precedente, di 869. Continua a crescere Milano con 278 persone in più (149 nella metropoli). Rilevati dati peggiori di Como anche a Monza-Brianza con 121 nuovi positivi, Pavia (99 in più), Brescia (92 casi), dove però l’ondata si è fermata. La vicina Varese ha visto 72 tamponi positivi nella giornata di ieri, 18 a Lecco e 9 a Sondrio (che lunedì aveva però registrato zero contagi). n 
G. Ron

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