Coronavirus e scuola
Quest’anno tutti promossi
Due scenari per gli esami

Approvato il decreto con le misure per finire l’anno. Didattica on line obbligatoria. Maturità e terza media a seconda del rientro o meno in classe il 18 maggio

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto scuola con tutte le misure per finire l’anno scolastico alle prese con l’emergenza coronavirus. Sono due gli scenari previsti, a seconda che riprendano le lezioni in presenza, oppure, come è più probabile, gli studenti per quest’anno non tornino più in classe. Quest’anno tutti gli alunni saranno ammessi all’anno successivo, anche quelli con insufficienze registrate nel primo quadrimestre, ma come ha più volte detto la ministra Azzolina non ci sarà “nessun 6 politico”: infatti i ragazzi saranno valutati con voti finali corrispondenti all’impegno dimostrato durante l’anno e nella didattica a distanza. La data spartiacque è quella del 18 maggio: nel caso si tornasse in classe entro questa data, e si avessero quindi quattro settimane di lezione, l’esame di maturità verrebbe assimilato alla prova che conosciamo, ma con qualche differenza.

Il 17 giugno si parte con il tema di italiano, una prova nazionale uguale per tutti. La seconda prova scritta invece “non sarà a carattere nazionale, ma predisposta dalla singola commissione di esame affinché sia aderente alle attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico”.La didattica a distanza non è più solo consigliata ma diventa obbligatoria: il decreto che contiene le misure in vista della chiusura dell’ anno scolastico e degli esami di Stato e di terza media è stato approvato dal Consiglio dei ministri, prevederebbe, tra le altre, anche questa novità: la didattica a distanza dovrà essere assicurata, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione. «In corrispondenza della sospensione - si legge nella bozza del decreto - il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza».

Durante le vacanze di Pasqua, da giovedì 9 aprile a martedì 14 aprile, e nei periodi deliberati a inizio di anno scolastico dal Consiglio di Istituto, le attività di didattica a distanza resteranno sospese. Il calendario scolastico non è stato modificato, dunque le vacanze di Pasqua sono salve, non ci sono indicazioni diverse da parte del ministero dell’Istruzione. È fatta salva la possibilità delle scuole, data l’autonomia, che si possa decidere qualche giorno di “recupero” dei giorni di lezione persi.

Il decreto stabilisce che le commissioni di esame siano composte dai professori interni e da un presidente esterno. Toccherà quindi ai prof interni scegliere l’argomento della seconda prova scritta. A fine giugno si parte con la prova orale. Per gli esame di terza media - si legge nella bozza “è prevista l’eliminazione di una o più prove rimodulando le modalità di attribuzione del voto finale”. In pratica verrebbe prevista una versione più “facilitata” dell’esame. L’ipotesi più probabile però è che l’attività didattica in classe non possa riprendere entro il 18 maggio per ragioni sanitarie. In questo caso i maturandi salteranno entrambi gli esami scritti, italiano e seconda prova. La valutazione finale verrà affidata a un esame orale, “un unico colloquio, spiega la bozza, articolandone contenuti, modalità anche telematiche e punteggio, per garantirne la completezza e la congruità della valutazione”.

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