Coronavirus, fine della clausura
Le nuove regole tra cautela e rigore

Dalle mascherine alle attività commerciali fino allo sport e alla possibilità di fare visita ai parenti: da domani si cambia. ecco alcune risposte alle domande più frequenti

Quasi sessanta giorni dopo l’entrata in vigore del proverbiale “dpcm” con cui il governo annunciava, lo scorso 8 marzo, il “lockdown”, anche a Como da domattina cambieranno un po’ di regole.

In generale si tratta delle stesse disposizione in vigore nel resto del Paese, anche se - per esempio - la Regione Lombardia ha ottenuto l’obbligatorietà delle mascherine dappertutto, e non soltanto per chi utilizzi i mezzi pubblici, dove peraltro sarà proibito anche salire a bordo senza guanti. Il governatore Attilio Fontana, a proposito dell’utilizzo delle mascherine per coprire naso e bocca, ha reso esenti soltanto i bambini di età inferiore ai sei anni i portatori di disabilità che non possono indossarle.

Domani riaprono i mercati alimentari all’aperto (no, per il momento, a bancarelle che non vendano prodotti alimentari, così come a sagre e fiere), riaprono gli studi professionali, le librerie e le cartolerie, i servizi bancari e assicurativi e i negozi in cui si svolge attività di toelettatura di animali. Restano in vigore le regole di prevenzione e buon senso soprattutto per quanto riguarda il distanziamento: nei negozi e nei supermercati può entrare una sola persona per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di portare con sé minori, anziani o disabili.

Ci sarà insomma un po’ di libertà in più ma è bene soprattutto ricordare che con sé bisognerà portare ancora e comunque l’autocertificazione: va bene anche il modulo utilizzato per il precedente decreto ministeriale.

Ecco qualcuna delle domande più comuni (con risposta)

Quattro buoni motivi per uscire

Il “dpcm” in vigore dalla mezzanotte del 3 maggio prevede che si possa uscire per quattro motivi: comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, visite ai congiunti

Chi sono i congiunti?

Ieri i Governo ha chiarito che i congiunti cui è possibile fare visita a partire dalla giornata di domani sono “parenti, affini, partner nelle unioni civili e chi è legato da stabile legame affettivo”. In occasione di questi incontri devono comunque essere rispettati il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di indossare le mascherine

Posso uscire dalla Regione?

Gli spostamenti tra Regioni diverse sono consentiti soltanto per comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenze o motivi di salute. L’altra circostanza in cui è possibile uscire dalla Regione in cui ci si trova è per tornare al proprio domicilio, nei casi in cui si sia rimasti “bloccati” fuori a a causa del “lockdown”

Posso uscire dal Comune di residenza?

Il nuovo decreto lo prevede, fermi restando i quattro motivi che giustificano gli spostamenti. Il decreto deve ancora chiarire se le vite a congiunti fuori dal proprio Comune devono svolgersi nell’arco di una giornata o se potranno protrarsi per più di un giorno

La mascherina è ancora obbligatoria?

A livello nazionale no, lo è soltanto a bordo dei mezzi pubblici. Sul territorio della Regione Lombardia è invece sempre obbligatoria. Ne sono esentati i bambini di età inferiore ai sei anni e i portatori di disabilità che non siano in grado di indossarla. Sempre sul territorio della Regione Lombardia è obbligatorio anche l’utilizzo dei guanti.

E’ ancora in vigore la regola dei 200 metri? Posso uscire per una passeggiata?

La regola dei 200 metri non è più in vigore. Quanto alle passeggiate, si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana, ovvero per recarsi presso uno qualsiasi degli esercizi commerciali aperti. Inoltre, è giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attività sportiva o motoria all’aperto. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione, ove richiesto. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone.

Posso praticare sport all’aria aperta?

L’attività motoria è consentita, anche distante da casa, soltanto se svolta individualmente o con persone conviventi. È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono sempre vietati gli assembramenti.

Posso utilizzare l’auto per andare a fare sport?

Per svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.

Posso trasferirmi nella seconda casa?

Gli spostamenti sono permessi soltanto all’interno della regione di residenza. Si attendono chiarimenti sulla questione delle seconde case all’interno della stessa regione.

E’ ancora necessaria l’autocertificazione?

L’orientamento del ministero è quello di conservare il medesimo modello del precedente dpcm. Ed è sempre meglio averne con sé una copia compilata, a prescindere dalle ragioni dell’uscita.

Quali negozi potranno aprire?

Da oggi via libera a studi professionali, cartolerie, librerie, servizi per la cura degl ianimali. Vietato l’utilizzo nei locali di slot machines

Take away e ristoranti a mezzo servizio

Non più soltanto consegne di pizze a domicilio. Da domani sarà possibile anche la pratica del cosiddetto “take away”, il cibo da asporto. Rimane il divieto di consumare il pasto nel locale o di formare assembramenti nelle vicinanze.

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