Dalle feste in casa
al calcio tra amici
Ecco tutti i divieti

Che cosa si può o non si può più fare. Le regole del nuovo decreto anti Covid del governo

Maglie più strette, nuovi divieti, ma il Decreto anti Covid firmato ieri dal presidente Giuseppe Conte e dal ministro della Salute Roberto Speranza contengono soprattutto raccomandazioni alla prudenza.

Proviamo a fare ordine su cosa si può e cosa non si può fare, nell’ottica della prevenzione dei contagi.

Quando vanno indossate le mascherine?

Il decreto prevede l’obbligo «di avere sempre con sé dispositivi di protezione», ma non necessariamente quello di indossarli. Le mascherine vanno obbligatoriamente indossate al chiuso (salvo nelle abitazioni private) e «in tutti i luoghi all’aperto a eccezione di quei casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi». Questo significa: niente mascherina nei boschi oppure se si passeggia nei sentieri di montagna se si è isolati, obbligo di indossarla invece in città.

Quali mascherine vanno usate?

Vanno bene anche le mascherine fatte in casa, quelle che nel decreto vengono definite “mascherine di comunità”, comunque idonee «a fornire una adeguata barriera».

Se si fa sport vanno usate le mascherine?

No, il decreto esclude l’obbligo di indossare presidi «per i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva» oltre che per «bambini di età inferiore ai 6 anni» e per chi ha «patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina».

Si può giocare a calcetto o a basket?

A livello amatoriale i cosiddetti «sport di contatto» sono vietati. È possibile continuare a farli da parte delle società professionistiche e da quelle dilettantistiche purché iscritte la Coni o al Cip (comitato italiano paralimpico).

Si può andare al palazzetto o allo stadio a vedere la partita?

Il decreto ha confermato i limiti già in vigore: negli impianti all’aperto è prevista la presenza massima di mille spettatori (e comunque non oltre il 15% della capienza massima dell’impianto) mentre al chiuso il massimo autorizzato è di 200 persone.

Corsa e bici sono consentite?

Sì, e senza obbligo di mascherina, ma con quello di tenere una distanza di almeno due metri dalle altre persone.

Le palestre e le piscine restano aperte?

Sì, niente chiusura, l’attività sportiva nei centri sportivi è consentita «nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento».

Si può andare a ballare?

No, restano «sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche» siano essi al chiuso o all’aperto.

È possibile organizzare feste tra amici?

No, le feste sia nei luoghi all’aperto che al chiuso sono vietate.

Sono vietate anche le feste di matrimonio o per cresime e comunioni?

Le feste «conseguenti alle cerimonie civili o religiose», come matrimoni o cresime, sono consentite «con la partecipazione massima di 30 persone» e, ovviamente, nel rispetto delle norme anti Covid che vietano gli assembramenti e prevedono il distanziamento sociale di almeno un metro.

Ed è possibile organizzare feste nelle abitazioni private?

Non esiste un divieto tassativo, ma il decreto «raccomanda fortemente di evitare feste» in casa, oltre che ricevere più di sei ospiti per eventuali cene. Tra l’altro c’è la raccomandazione a indossare la mascherina anche in casa, qualora si ospitino persone non conviventi.

Cosa succede con i ristoranti e i bar?

I servizi di ristorazione dovranno chiudere a mezzanotte, se prevedono consumazione al tavolo, altrimenti fino alle 21. È consentita, anche dopo le 21 in assenza di consumazione al tavolo, la ristorazione con consegna a domicilio e la ristorazione da asporto, ma con divieto assoluto di consumare quanto preso nelle vicinanze dell’esercizio commerciale. Sulla ristorazione, poi, il governo ha previsto la possibilità per le singole Regioni di intervenire con misure più severe, a seconda dell’andamento dei contagi.

Le chiese restano aperte?

Sì, e sono confermate le funzioni religiose, ovviamente con le solite regole di distanziamento.

Mostre e musei sono visitabili?

Sì, anche in questo caso solo con la garanzia che gli accessi siano contingentati per evitare assembramenti.

Cinema e teatri restano aperti?

Sì, ma solo con posti a sedere distanziati e preassegnati con un limite massimo di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi.

Le scuole torneranno alla didattica a distanza?

Nonostante la richiesta di alcune Regioni, il governo ha confermato le lezioni in presenza per tutti, ovviamente con le regole e le prescrizioni attualmente in vigore.

Si può fare visita a un parente in casa di riposo?

Il governo ha deciso di stringere le maglie e ha delegato alle direzioni delle Rsa l’indicazione dei casi per i quali è possibile accedere alle strutture sanitarie.

Se un parente sta male, è possibile accompagnarlo in ospedale?

Fermo restando che sarebbe preferibile contattare il servizio d’emergenza, se si accompagna un parente o un amico in ospedale (non per sintomi legati al Covid), è possibile farlo, ma gli accompagnatori non potranno restare in sala d’attesa ad aspettare l’esito delle visite.

Banche e assicurazioni restano accessibili?

Servizi bancari, assicurativi e finanziari restano garantiti, con tutti i limiti e le regole stabilite dai vari istituti (ad esempio obbligo di prenotazione».

È consentito andare in sale giochi e sale Bingo?

Per ora sì, ma il decreto prevede che le singole Regioni possano procedere a chiusure in base ai contagi.

Si può andare all’estero?

Ci sono limitazioni, ma tendenzialmente gli spostamenti anche all’estero sono consentiti. Sono vietati (salvo che per motivi di studio, lavoro, salute) i viaggi per Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Kosovo, Montenegro e Colombia.

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