Dormitorio, Butti incalza il sindaco
«Basta ghetti. Vado io dal vescovo»

Fratelli d’Italia sul dormitorio suona ancora la carica. Il deputato comasco i ncalza il sindaco parlando di «ghetti» in città e annunciando che a questo punto si muoverà personalmente

Como

Fratelli d’Italia sul dormitorio suona ancora la carica. Il deputato comasco Alessio Butti incalza il sindaco Mario Landriscina parlando di «ghetti» in città e annunciando che a questo punto si muoverà personalmente incontrando nella giornata di oggi il vescovo Oscar Cantoni.

Le strutture dedicate all’accoglienza sono al completo - hanno sottolineato il vertici del partito ieri in una conferenza stampa - Circa 300 persone sono ospitate, 32 sono in lista d’attesa e per le strade c’è chi dorme al freddo.

«Il pensiero che nel 2020 la gente dorma sotto ai portici fa male – ha detto Butti – in città ci sono dei veri ghetti, basta andare all’ex scalo merci o in Valmulini. Il centro d’accoglienza di via Sirtori dal prossimo inverno non sarà più a disposizione per un cambio di destinazione per cui il tema dei senzatetto è ancor più pressante. Per questo domani (oggi, ndr) incontrerò il vescovo, l’obiettivo è che la Curia e le parrocchie mettano a disposizione un immobile dal loro cospicuo patrimonio». Fratelli d’Italia suggerisce anche un coinvolgimento delle autorità sanitarie per portare in centri protetti le persone con problemi psichici che si rifiutano di abbandonare la strada. Più in generale Butti chiede che il tavolo di lavoro sulle marginalità venga allargato a livello provinciale.

«Nessuna polemica», ha sottolineato più volte l’onorevole, spiegando di non voler andare contro l’operato della giunta.

A luglio il consiglio comunale aveva approvato una mozione proprio di Fratelli d’Italia (prima firmataria Patrizia Maesani) che chiedeva di aprire un dormitorio. La lettera del sindaco inviata dopo l’estate ad una trentina di soggetti, enti e associazioni per chiedere un aiuto, per ora non ha portato all’individuazione di un luogo adatto. A quanto riferito dal primo cittadino non sono state nemmeno raccolte risorse economiche sufficienti.

Ora si muovono Butti e i colleghi di partito (alla conferenza di ieri c’erano l’assessore Francesco Pettignano, i consiglieri Matteo Ferretti e Sergio De Santis, con il coordinatore cittadino Enrico Avalli).

«A riguardo di stranieri irregolari la nostra posizione è chiara – ha puntualizzato De Santis – Vogliamo dare un tetto e rifocillare tutti. Ma gli irregolari devono essere espulsi e rimpatriati, anzi a riguardo chiediamo al sindaco maggiori controlli e segnalazioni».

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