Fase 2: guida al decreto
Cosa cambia per sport e familiari

Domande e risposte: ciò che si può e ciò che non si può fare. In attesa che il governo fornisca i chiarimenti necessari

La verità è che la confusione regna ancora sovrana. E che i contenuti del nuovo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri dovranno necessariamente essere integrati da una sfilza così di chiarimenti, magari con la formula - tanto frequentata in questi giorni e così lontana dalla scienza giuridica - della domanda e della risposta.

Del resto sono troppi i passaggi ancora suscettibili di interpretazione, troppe le disposizioni in apparente contrasto.

A partire dalla prima di tutte, quella che regolamenta i nostri movimenti: «Sono consentiti gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazione di necessità ovvero per motivi di salute - recita il decreto - e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie».

È evidente che le speranze dei fautori di quell'attenuazione delle misure di “lockdown” che ancora non s’è vista, siano legate all’interpretazione della definizione di «situazione di necessità». Per dire: se a una categoria di negozi è consentito aprire, significa che chiunque sia interessato all’acquisito di quei prodotti merceologici è autorizzato a uscire di casa e magari anche a varcare le soglie del Comune di residenza? «In base ad una prima interpretazione sembrerebbe di sì», fanno sapere fonti vicine alla prefettura, anche se poi rimane l’obbligo di dimostrare che quel tipo di merce non è disponibile in alcuna attività commerciale all’interno del proprio Comune.

In altre parole non basterà l’apertura di una profumeria per legittimare lo “struscio” in centro storico. In linea di principio non si deroga dal divieto di uscire dal Comune di residenza, se non appunto per ragioni di lavoro e di salute. In compenso si potrà praticare un po’ di attività sportiva in più e sarà possibile tornare a passeggiare all’aria aperta. Qui di seguito trovate qualche risposta.

Come detto, ce ne sono di certe e di incerte, frutto di una interpretazione, aspettando che il governo fornisca i chiarimenti del caso.

SPESA E SPOSTAMENTI

1Spostarsi, il principio generale: cosa è consentito e cosa non lo è.

Come abbiamo visto è consentito muoversi in automobile, a piedi oppure servendosi dei mezzi pubblici disponibili per «comprovate esigenze lavorative o situazione di necessità, ovvero per motivi di salute».

2 Posso uscire dal mio Comune?

La risposta è no, a meno che non si esca, di nuovo, per «comprovate esigenze lavorative o situazione di necessità, ovvero per motivi di salute».

3 Posso uscire dal mio Comune per la spesa o per acquisti?

La regola, in questo caso, non è cambiata. La spesa fuori dal territorio del proprio Comune è consentita soltanto nel caso in cui nel proprio Comune di residenza non vi siano punti vendita per quel particolare articolo. In questo modo, e soltanto in questo, l’esigenza di effettuare quel tipo di acquisto rientrerebbe nel novero delle situazioni di necessità.

FAMIGLIA E FIDANZATI

4 Parenti, genitori, e “ricongiungimenti” familiari.

Il decreto colloca tra le cosiddette “situazioni di necessità”, anche la visita ai parenti, indicandoli come “congiunti”. L’espressione congiunti ha subito suscitato un nugolo di polemiche, al punto che è questo uno dei primi chiarimenti forniti dal governo, laddove - si è chiarito successivamente - per “congiunti” si intendano tutti i parenti di primo grado (genitori, figli, nonni, nipoti) ma anche cugini, dal che sembrerebbe potersi arguire che la medesima opportunità sia concessa a chi volesse incontrare uno zio. Resta anche in questo caso obbligatorio l’utilizzo dei dispositivi di protezione e il rispetto della distanza di almeno un metro

5 Posso andare a trovare il/la fidanzato/a?

È un’altra delle domande sulle quali si attendono chiarimenti. Per il momento sembrerebbe prevalere una interpretazione possibilista.

Per “congiunti”, secondo l’interpretazione del governo, si intenderebbero infatti «parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili».

6 Come comportarsi nel caso in cui i congiunti abitino in un’altra regione?

In generale i trasferimenti da Regione a Regione sono vietati, «salvo - di nuovo - per comprovate esigenze lavorative di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute». Si direbbe che il medesimo divieto valga anche nel caso di rincongiungimenti familiari.

In altre parole si possono visitare i propri parenti ma soltanto se essi risiedono entro i confini della medesima regione.

7 Posso trasferirmi in montagna o al mare o comunque in una seconda casa?

In questo caso le regole restano identiche a quelle contenute nel precedente Decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Non è in alcun modo consentito il trasferimento nelle seconde case al mare o in montagna, e neppure se si tratta di seconde case all’interno dei confini regionali.

AUTOCERTIFICAZIONE
E MASCHERINA

8 Sono ancora tenuto a muovermi con una copia dell’autocertificazione?

La risposta è sì.

L’autocertificazione durante gli spostamenti, da esibirsi in caso di richiesta da parte delle forze dell’ordine, è ancora obbligatoria. Tutt’al più, ma per il momento è ancora soltanto una ipotesi, nelle prossime ore il Governo potrebbe deciderne l’abolizione ma soltanto per quanto riguarda gli spostamenti all’interno del territorio del Comune di residenza. È una ipotesi che si sta studiando in queste ore.

9 La mascherina è ancora obbligatoria?

La mascherina non è più obbligatoria, almeno non ovunque. Lo è su tutti i mezzi pubblici - autobus, treni, metropolitane - e in tutti i luoghi in cui non sia possibile mantenere il distanziamento. La Regione Lombardia potrebbe tuttavia optare per un decreto in questo senso più restrittivo, come già anticipato nel pomeriggio di ieri dal governatore Attilio Fontana.

SPORT ALL’APERTO

10 Vige ancora la regola dei 200 metri?

È forse il punto più controverso di tutto il decreto.

Da una parte si autorizzano tipologie di spostamenti che prima non erano consentiti (passeggiate e attività sportiva), dall’altra però non si fa alcun cenno alla cancellazione della regola dei duecento metri. Si attendono chiarimenti.

11 Posso uscire per una camminata all’aria aperta?

In questo caso la risposta è sì, né dovrebbero servire ulteriori circolari esplicative.

D’altra parte il decreto stabilisce la riapertura di parchi e giardini pubblici, laddove se ne fosse stabilita la chiusura. Quindi: è consentito passeggiare all’aria aperta nel rigoroso rispetto del divieto assoluto di assembramenti (divieto che peraltro vale anche, e soprattutto per gli spazi chiusi), con l’obbligo di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di un metro e, di nuovo, rimanendo all’interno dei confini del proprio Comune di residenza. Anche su questa domanda pesa comunque l’incognita della regola dei duecento metri.

12 Posso andare a correre o in bicicletta?

Il decreto, così come è scritto, consente la ripresa di questo tipo di attività sportive, cioè l’attività motoria individuale.

Si può anche uscire a correre con un amico, mantenendo però il distanziamento, che nel caso di chi fa sport è non di uno ma di due metri.

13 Posso uscire dal mio Comune o servirmi dell’auto per praticare una attività sportiva?

In linea generale, fatta salva la possibilità di ulteriori deroghe o chiarimenti, uscire dal proprio Comune di residenza è comunque vietato, così come sembra vietato anche l’utilizzo di mezzi di trasporto.

Ecco, a questo proposito, cosa dice il sito del ministero della Salute:

«Deve trattarsi esclusivamente di attività effettuate senza che occorra allontanarsi dalla propria abitazione e senza che si renda quindi necessario l’utilizzo di mezzi di locomozione pubblici o privati, né significativi spostamenti».

Anche da questo punto di vista, non è escluso che a breve possano essere emanate ulteriori circolari e disposizioni da parte del Governo.

BIMBI E RAGAZZI

14 I minorenni possono uscire da soli?

Ennesimo punto controversi del decreto. Una prima lettura sembrerebbe escluderlo laddove esso esplicita il divieto di svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto.

Si legge: «È consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza personale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività». In altre parole: sembrerebbe che i ragazzi, da soli, non possano mettere il naso fuori di casa.

Anche in questo caso sarebbe utile un approfondimento.

15 Posso portare fuori i bambini?

I bambini, accompagnati da un adulto possono ovviamente uscire. Si tenga conto che le aree gioco rimangono chiuse.

MESSE E CERIMONIE


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Messe e cerimonie religiose. Cosa è cambiato?

È, questo, il punto forse in assoluto più contestato del nuovo decreto, sul quale si è registrata anche una dura pressa di posizione da parte dei vescovi e del mondo cattolico. Il decreto recita testualmente che «sono sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico». Per quanto riguarda le chiese, essere possono restare aperte a condizione che siano adottate «misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro». Sono invece sospese le messe, al pari di tutte le cerimonie civili.

17 E per i funerali? Si possono celebrare?

Il nuovo decreto introduce norme meno restrittive per la celebrazione dei funerali. Dice che «sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di 15 persone con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto». Come noto, a Como, l’accesso ai cimiteri per le tumulazioni è stato finora vietato anche ai parenti. Sembrerebbe che ora un piccolo funerale per pochi, alla presenza di un sacerdote, sia invece consentito.

AZIENDE E CANTIERI

18 Quali sono le attività industriali che possono ripartire?

Ripartono le attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export e i cantieri per le carceri, le scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico. Al ministero delle Infrastrutture è stato firmato un protocollo che prevede un serie di precauzioni: misurazione della temperatura prima dell’accesso al cantiere, accesso contingentato a mense e spogliatoi, pulizia giornaliera e sanificazione periodica delle aree comuni.

Sempre domani riparte il commercio all’ingrosso funzionale ai settori dell’export e all’edilizia.

19 Prima del lockdown stavo ristrutturando casa. I lavori possono riprendere?

Sì, da lunedì 4 maggio possono ripartire tutte le attività di manifattura, il commercio all’ingrosso e quindi anche i cantieri privati.

20 Bar e ristoranti? Apriranno?

Dal 4 maggio bar e ristoranti potranno aggiungere anche la attività di asporto. Fino a oggi era consentita la preparazione e la consegna dei cibi a domicilio. Dalla prossima settimana, invece, ai clienti sarà consentito di recarsi di persone per il cosiddetto “take away”. In generale resterà comunque l’obbligo di rispettare, all’esterno dei locali la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e il divieto di consumare prodotti all’interno dei medesimi locali o sostando nelle immediate vicinanze. Per quanto riguarda invece l’apertura definitiva dei ristoranti, di certezze ancora non ce ne sono: si parla comunque del primo giugno.

21 Quando riapriranno gli altri negozi?

Il commercio al dettaglio potrà riprendere il 18 maggio. L’obiettivo è evitare che ci siano orari di punta, prevedendo aperture e chiusure diverse fra le varie attività.

22 Parrucchieri, estetisti e saloni di bellezza quando potranno riaprire?

Per tutti appuntamento al primo giugno.

LA SCUOLA

23 Bambini e ragazzi potranno tornare a scuola?

La risposta è no. Le scuole non riapriranno fino a settembre. C’è anche un problema di sostegno alle famiglie di quei genitori che torneranno a lavorare senza potersi avvalere dell’aiuto di asili nido e scuole materne.

24 Come funzioneranno gli esami di maturità?

Il governo ha annunciato l’intenzione di consentire che i maturandi possano sostenere l’esame di Stato “in presenza” - cioè non tramite le solite videolezioni - e in condizioni di sicurezza

TRASPORTI E SERVIZI

25 Come cambiano i servizi di trasporto pubblico?

li orari diversificati di apertura e chiusura delle attività imporrà una rimodulazione del servizio pubblico, che comunque dovrà essere potenziato nelle ore di punta. Le linee guida allo studio prevedono inoltre: termoscanner in tutte le stazioni e gli aeroporti, obbligo su tutti i mezzi di trasporto (dai treni alle navi, dagli aerei a bus e metro)di distanziamento dei passeggeri, mascherine, biglietti sempre più elettronici, contingentamento degli accessi nelle stazioni e negli scali

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