Fontana: «Piano vaccinale pronto
Il 27 dicembre le prime 1.600 dosi»

Il presidente della Regione Lombardia lo ha annunciato durante la conferenza stampa di fine anno.

«È già stato predisposto il piano vaccinale che comprende 65 posti di stoccaggio, è tutto preparato, varieranno le modalità visto che certi vaccini hanno certe necessità, altri ne hanno altre ma è stato tutto assolutamente previsto, compresi i luoghi dove si faranno le vaccinazioni che potranno anche essere gli ospedali», è quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana in merito al piano vaccinale anti Covid, lunedì 21 dicembre a Palazzo Lombardia durante la conferenza stampa di fine anno.

Fontana ha spiegato che «il 27 mattina» arriveranno all’ospedale Niguarda di Milano le prime 1620 dosi «e da qui saranno distribuite in tutte le province lombarde, dove verranno inoculate ai primi cittadini che faranno parte del mondo della sanità». Poi, «tra fine dicembre e i primi di gennaio inizierà ad arrivare la fornitura sostanziale per consentire la vaccinazione a tutti i nostri cittadini».

Sull variante inglese, «stiamo facendo delle ricerche per individuare se ci sono casi di virus modificato e a oggi l’esito è negativo: per ora in Lombardia non abbiamo rinvenuto alcun caso di virus modificato», ha aggiunto Fontana spiegando che «siamo assolutamente pronti a rispondere a ogni emergenza» e che tutti le persone provenienti dall’Inghilterra «sono state tutte monitorate o in fase di monitoraggio». «Da quello che si legge sui giornali e dalle dichiarazioni ufficiali, la nuova variazione non dovrebbe incidere sulla gravità della malattia né sulla possibilità di utilizzare il vaccino che è oggi in fase di valutazione - ha spiegato Fontana -. Noi comunque come Regione Lombardia ci siamo subito attrezzati, abbiamo fatto e stiamo facendo delle ricerche per individuare il virus modificato, che finora hanno dato esito negativo. Ad ora in Lombardia non abbiamo rinvenuto alcun caso di virus modificato».

Domenica, riferisce ancora il governatore lombardo, «il ministro mi ha telefonato e mi ha chiesto che si potessero porre in essere una serie di interventi per tutelare la popolazione dalla possibilità che arrivassero da Londra persone portatrici del virus, e noi ci siamo immediatamente dati da fare e abbiamo realizzato quanto necessario. Siamo assolutamente pronti a rispondere a ogni emergenza se dovesse verificarsi». I cittadini da Londra, conclude Fontana, «sono stati tutti monitorati».

Sulla scuola, il presidente ha spiegato: «Siamo pronti ad affrontare dove necessario la presenza al 75% ma sottolineiamo l’opportunità che si inizi almeno per i primi periodi con una presenza del 50%» quando le scuole superiori verranno riaperte a gennaio. «In attesa di realizzare alcuni interventi, sarebbe opportuno un inizio graduale» delle scuole, ha proseguito Fontana, aggiungendo che «chiediamo la dilazione delle attività lavorative al governo, dato che questo dev’essere fatto solo a livello centrale».

Presente alla conferenza di fine anno anche la dottoressa Annalisa Malara, anestesista dell’Ospedale di Codogno, che per prima scoprì il «paziente 1-Covid», alla quale è stato assegnato il Premio «Rosa Camuna».

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