Incrocio di via Bellinzona più sicuro
A fine anno (forse) il test con la rotonda

Approvato dalla giunta il progetto da 300mila euro che comprende anche illuminazione e nuova segnaletica oltre ai marciapiedi

Forse già entro la fine dell’anno ci sarà la nuova rotonda tra via Bellinzona e via Per Cernobbio, probabilmente l’incrocio più pericoloso del capoluogo dopo quello di piazza San Rocco, messo in sicurezza sempre con una rotatoria.

Nello snodo ogni giorno tra le 7.30 e le 8.30 del mattino passano più di 2300 veicoli che superano i 2500 la sera, tra le 17.30 e le 18.30. Alla fine il progetto prevede una rotatoria classica centrale con allargamento, in parte, verso l’area di parcheggio posta sulla destra scendendo dalla Bellinzona oltre a illuminazione, percorsi pedonali e segnaletica.

Nella relazione allegata al progetto approvato dalla giunta e pubblicato ieri si definiscono gli obiettivi dell’intervento, che vanno dal «miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’intersezione» all’«eliminazione dell’attuale regolazione dell’intersezione, che si ritiene sia la principale causa dell’insicurezza percepita dai conducenti che si apprestano all’incrocio». E ancora previsto il «miglioramento delle condizioni di sicurezza della circolazione dei pedoni lungo tutta l’area, conseguente all’allargamento delle sedi pedonali e al rifacimento dei marciapiedi esistenti», la «possibilità di effettuare le manovre di inversione di marcia, manovra impedita dall’assetto storico dell’intersezione con conseguente incremento delle percorrenze per trovare un sicuro e adeguato punto per effettuare la manovra» oltre «all’aumento della visibilità grazie alla realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione a led sull’intera area di intervento e di corpi illuminanti dedicati per gli attraversamenti pedonali».

Il progetto per un costo complessivo di circa 300mila euro è stato realizzato internamente dall’ingegner Loris Molteni e ora portato avanti dal neo dirigente del settore Strade e Mobilità Ciro Di Bartolo.

Ma quando si vedrà, nel concreto, cambiare qualcosa? «Si tratta di un incrocio molto pericoloso - spiega l’assessore alla Viabilità Pierangelo Gervasoni - e conto che si possa procedere in tempi brevi o con il progetto definitivo oppure, come era stato fatto per la Napoleona, con un test provvisorio». A San Rocco si era optato per una sperimentazione abbastanza lunga che ha poi portato al progetto definitivo che dovrà essere realizzato e che contiene alcuni correttivi derivanti proprio dalle verifiche sul campo durante le fasi di test.

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