L’appello di Daniela
a Chi l’ha visto
«Commossa dall’affetto»

Il caso sollevato dal nostro giornale su Raitre e da Barbara D’Urso su Canale5. L’attenzione mediatica alimenta la fiducia: «Cerco solo un passo di mamma verso di me»

Anche le telecamere della nota trasmissione di Rai tre «Chi l’ha visto», condotta da Federica Sciarelli, punteranno i riflettori sulla storia di Daniela Molinari, infermiera psichiatrica di 47 anni, nata a Rebbio e mamma di due figlie di 23 e 9 anni.

Dopo l’appello diffuso dalla donna alcuni giorni fa dalle pagine de La Provincia per trovare la mamma naturale, la vicenda di Daniela ha fatto il giro dell’Italia, sollevando l’attenzione di tantissime persone e attivando i media. Le principali emittenti televisive si sono interessate alla delicata questione, riservandole ampio spazio. La speranza è che grazie a una massiccia mobilitazione, possa presto arrivare la risposta attesa da Daniela e da chi oggi combatte al suo fianco. Anche «Pomeriggio Cinque», programma pomeridiano condotto da Barbara D’Urso in onda su Canale 5, si occuperà delle vicissitudini della giovane donna.

I messaggi

«Ho ricevuto tantissime telefonate e non mi sarei mai aspettata tutta questa attenzione – spiega Daniela – molti hanno condiviso il mio appello partito dalle pagine de La Provincia e sono fiduciosa che quella chiamata che attendo con ansia possa presto arrivare. Sono davvero grata nei confronti di chi ha contribuito a far conoscere la mia storia: credo che il passaparola sia la via migliore per cercare di entrare in contatto con mia mamma. Mi auguro che tutto questo clamore che si è sollevato possa giungere anche alle sue orecchie perché lei possa riconoscersi e decida soprattutto di fare un passo verso di me per aiutarmi e provare così a salvarmi la vita. Non le chiedo altro se non lo desidera, ma di farmi questo dono».

La malattia

Daniela tre anni fa si è ammalata di un tumore che resiste alle cure tradizionali. I medici che si stavano occupando di lei e del suo caso le hanno a questo punto proposto di sottoporsi a una terapia sperimentale nata in Svizzera che necessita però per essere praticata della mappa genetica di uno dei genitori naturali. Da qui l’appello disperato di Daniela per rintracciare almeno quella mamma che non ha mai visto nè incontrato.

Appena nata la 47enne è stata infatti abbandonata all’orfanotrofio delle suore di Rebbio, da una donna che non l’ha mai riconosciuta. Era il 23 marzo 1973. Le suore l’hanno registrata come Daniela Simoni, cognome cambiato quando due anni dopo è stata adottata da una famiglia milanese. E proprio a Milano adesso Daniela vive con la sua famiglia.

«Spero con tutto il cuore che la mia voce possa arrivare alle orecchie della mia mamma naturale – conclude – sono commossa per aver ricevuto tutto questo affetto: la vicinanza che mi è stata dimostrata anche da molti sconosciuti mi ha fatto scoprire una sensibilità che non immaginavo potessero avere le persone nei confronti di un’estranea. Soprattutto mi ha stupito come in pochi giorni la mia storia con il mio accorato appello abbia varcato i confini non solo cittadini, ma anche della regione. Ringrazio chiunque possa essermi d’aiuto per arrivare a mia madre e avere finalmente una speranza peri provare a curare questo male che mi affligge».

© RIPRODUZIONE RISERVATA