«Molestava le allieve durante la lezione»
L’insegnante di guida rischia il processo

Lui si difende («nessuna malizia») ma la Procura chiede il rinvio a giudizio - Due le denunce nei suoi confronti. È anche accusato di avere tentato di intimidirle

La procura di Como, con un atto che porta la firma del pubblico ministero Massimo Astori, ha chiesto al giudice dell’udienza preliminare il rinvio a giudizio per un ex insegnante di teoria e pratica nelle autoscuole del Comasco. L’uomo, 69 anni, è accusato di abusi e molestie ai danni di alcune allieve delle scuola guida dove operava, atti che sarebbero avvenuti nel corso delle lezioni pratiche.

Alla denuncia iniziale, che era stata presentata nel mese di settembre del 2020 alla polizia locale di Como, se ne è aggiunta un’altra in questura nell’agosto del 2021. Ma almeno una terza ragazza starebbe valutando una eventuale azione contro l’istruttore. Nelle indagini, sarebbero state poi ascoltate altre sei ex allieve dell’uomo ora finito nei guai, tutte che avrebbero confermato i comportamenti finiti sotto accusa scegliendo però – alla fine – di non presentare alcuna denuncia. L’udienza preliminare potrebbe svolgersi nel mese di febbraio.

«Senza malizia»

La storia ricostruita dalla polizia giudiziaria ha messo al centro dell’attenzione i modi di Vincenzo D., rappresentato dall’avvocato Massimo Ambrosetti, che tuttavia fino ad oggi ha sempre combattuto la ricostruzione fornita dalle ragazze, dicendo che si trattava solo di abbracci e complimenti ma senza alcuna malizia. Per la tesi accusatoria, invece, il limite che separa un gesto affettuoso da uno morboso era stato superato, da qui la decisione di chiedere al giudice dell’udienza preliminare il rinvio a giudizio.

L’indagato, che nel frattempo ha definitivamente abbandonato l’attività di istruttore di scuola guida che ha svolto per decenni in città, sarebbe stato additato soprattutto da due ragazze. La prima aveva raccontato agli agenti che mentre si trovava al volante della Fiat Panda dell’autoscuola sarebbe stata spesso oggetto di apprezzamenti, che lei non aveva considerato tali. L’istruttore, secondo il racconto, avrebbe fatto una serie di complimenti fisici, arrivando però anche al contatto e ai palpeggiamenti di diverse parti del corpo in più occasioni. E questo, ritiene la procura, nonostante le decise rimostranze e il rifiuto della giovane.

Via la mascherina

L’istruttore avrebbe anche cercato di baciarla, e l’avrebbe infine invitata in più riprese a togliersi la mascherina di protezione per il Covid per mostrare quanto fosse bella. Quattro le lezioni di guida incriminate, tra l’8 luglio e il 3 settembre 2020.

La seconda denuncia arrivò invece in un secondo momento, in questura, da parte di una giovane che disse di essere stata palpeggiata a gambe e glutei dallo stesso istruttore che cercò anche di baciarla. L’uomo le avrebbe anche detto, per intimorirla, di essere un pezzo grosso delle autoscuole. Fatti che in questo caso sarebbero avvenuti nel periodo compreso tra il mese di gennaio e di marzo del 2021.

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