Morto mentre scalava con il nipote
Non si sa ancora la data dei funerali

Como: la Procura di Sondrio non ha ancora concesso il nulla osta alla sepoltura di Flavio Corengia

Non è ancora stato dato il nullaosta alla sepoltura di Flavio Corengia, 73 anni, l’ex parrucchiere del borgo di Sant’Agostino precipitato mercoledì mattina dal Sasso Remenno, in Valmasino.

L’incidente

Appassionatissimo di montagna, Corengia - che era andato in pensione da alcuni anni - ha deciso di raggiungere la Valmasino insieme al nipote di 10 anni e al padre del bambino, genero di Corengia, per dare lezioni al piccolo aspirante climber.

Ma all’improvviso, quando il 73enne si trovava a metà parete, a circa 20 metri di altezza, intento a dimostrare al nipotino come doveva fare per portare a termine la scalata, è precipitato al suolo. Un volo che non ha lasciato scampo. Il genero ha avuto un malore dopo aver visto il suocero precipitare, tanto che anche lui ha avuto bisogno delle cure mediche. Era riuscito, comunque, ad allertare i soccorsi, intervenuti anche con l’elicottero decollato dalla base di Caiolo. All’arrivo dei soccorsi, però, per Corengia non c’era più niente da fare. Il medico a bordo dell’eliambulanza non ha potuto fare altro che constatare il decesso.

L’inchiesta

La salma è stata portata alla camera mortuaria dell’ospedale di Sondrio, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Con tutta probabilità sul corpo sarà effettuata la sola ricognizione cadaverica, ma nella serata di ieri non risultava ancora concesso il nulla osta alla sepoltura, passaggio fondamentale, ovviamente, per poter restituire la salma ai familiari e celebrare le esequie. E, quindi, al momento non risulta ancora nota la data del funerale di Corengia.

Ad indagare sull’esatta dinamica e le cause dell’infortunio mortale i militari del Sagf. Una tragedia difficile da capire, soprattutto considerato che Flavio Corengia era un climber molto esperto. n 
Susanna Zambon

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