Olgiate, scarcerato l’investitore
«Non l’ho visto, poi ho sentito il colpo»

Mosè Broggi ottiene gli arresti domiciliari: «Sono stato preso dal panico»

Ha fatto ritorno a casa dopo due notti trascorse in cella, Mosè Broggi. Ieri mattina il giovane di Solbiate arrestato dai carabinieri di Olgiate Comasco con l’accusa di omicidio stradale pluriaggravato, ha risposto alle domande del giudice delle indagini preliminari e ha così ottenuto gli arresti domiciliari.

Assistito dall’avvocato Ivan Colciago, il ragazzo di 27 anni non ha provato ad alleggerire in alcun modo la sua posizione: ha ammesso l’errore commesso fuggendo via dal luogo dell’incidente, ha ammesso che era reduce da un aperitivo in compagnia di un amico, ha ammesso di non aver visto Akhtar Parvez mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Si è accorto di lui quando era già troppo tardi: ha sentito il botto e, a quel punto, ha visto il corpo scaraventato a metri dal punto d’impatto.

«Mi è preso il panico» ha raccontato nell’interrogatorio. E così anziché scendere e chiamare i soccorsi ha ingranato la marcia ed è fuggito verso casa.

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