Prima l’hanno picchiato
e poi buttato nel cassonetto
Cagnolino salvo per caso

Vercana: decisivo l’intervento degli operatori ecologici

La ditta Copes di Domaso, che si occupa della raccolta rifiuti a Vercana, ieri mattina ha sollevato il cassonetto interrato che c’è all’ingresso di via dell’Orto e tra i rifiuti scaricati sul camion c’era anche un cagnolino ferito, con lo sguardo mesto e spaventato. L’animale zoppicava ed era provato, ma vivo.

Una circostanza fortunata perché gli addetti al servizio hanno abbassato una sponda del cassone per spargere meglio il materiale, altrimenti l’animale non sarebbe stato visto, facendo un’inevitabile brutta fine.

Non senza stupore, il conducente del mezzo ha avvisato il sindaco, che poi ha provveduto a rivolgersi al servizio veterinario dell’Ats della montagna. Sono stati avvisati i proprietari e il cane è stato portato nella sede dell’Agenzia territoriale sanitaria di Dongo per essere curato: dovrebbe cavarsela, anche se la zampa risulta abbastanza compromessa. La prima ipotesi formulata è stata ovviamente quella dell’investimento da parte di qualche auto, anche se il fatto che l’animale fosse stato poi gettato vivo nel cassonetto interrato e chiuso suscita comunque brividi e indignazione.

Nella mattinata di ieri, tuttavia, c’è chi ha segnalato di aver prima udito, attorno alle 2 di notte in centro storico, degli inconfondibili colpi di bastone e i lamenti di un cane, e poi il probabile colpevole sarebbe stato visto mettere qualcosa dentro un sacco e allontanarsi.

Non è escluso, di conseguenza, che si riesca a risalire all’autore di un gesto così insano, che non ammette alcuna giustificazione. Il codice penale prevede una pena da tre a diciotto mesi o una multa da 5.000 a 30.000 euro per chi maltratta animali; nel caso specifico ci sarebbe anche l’aggravante dell’abbandono del cagnolino ancora vivo in un cassonetto dei rifiuti. Anche quest’anno, come accade ogni estate, vengono segnalati casi di abbandono di cani sulle strade, ma l’episodio accaduto a Vercana va veramente oltre e suscita comprensibile indignazione.

Anche il sindaco del paese, Luca Aggio, noi riesce a capacitarsi davanti a tanta ingiustificata crudeltà: «Ho pensato che l’animale potesse essere stato investito in strada da un veicolo, anche se saperlo gettato vivo tra i rifiuti mi ha provocato un senso di gelo nella coscienza – commenta il primo cittadino – Pare addirittura, invece, che sia stato picchiato di proposito e poi gettato deliberatamente nel cassonetto. Un gesto barbaro che lascia esterrefatti. Spero proprio che i colpevoli vengano individuati e rispondano di un’azione così incivile che offende tutte le persone con un cuore». n 
Gianpiero Riva

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