Riaprire la piscina di Muggiò?
«Ad oggi nessuna certezza»

L’obiettivo è far tornare almeno le società sportive a ottobre - Ma Comune e Federazione non firmano il verbale di restituzione della vasca

Como

All’idea di riaprire dalla metà di ottobre la piscina di Muggiò, almeno per le società sportive, sta lavorando Csu con gli assessori allo sport Marco Galli e ai lavori pubblici Pierangelo Gervasoni.

La vasca chiusa da più di un anno è l’unica olimpionica a Como, da tempo i nostri sportivi sono costretti a lunghe trasferte. Per avviare i lavori e rimettere in acqua i nuotatori bisogna, spiegano gli assessori, tornare al tavolo con la Fin (federazione italiana nuoto) che ha gestito l’impianto per sedici anni. E con la quale per almeno dodici mesi c’è stato un tira e molla per rinnovare la convenzione. Il dialogo è necessario perché manca il verbale di consegna. La piscina, formalmente, è ancora in capo alla Fin.

Stefano Manfredi, il gestore della piscina di Muggiò per la Fin, riassume così l’intricata vicenda: «Il 30 giugno del 2019 è scaduta la vecchia convenzione per la gestione della piscina olimpionica firmata dal Comune e dalla Federazione nuoto. Si è molto discusso del rinnovo. Dei lavori da fare, delle carte e dei permessi, dei costi. Alla fine si è deciso di rompere il matrimonio. Noi da tempo abbiamo già fatto le valigie svuotando l’impianto e, come ci è stato chiesto, abbiamo riconsegnato le chiavi. Ma non è mai stato fatto il verbale di restituzione. Un atto formale necessario. E’ una parentesi piuttosto anomala per un contratto d’affitto». Problemi per le manutenzioni mancate? «Ma no, noi come Fin siamo pronti alla stretta di mano e ai saluti – dice Manfredi – i rapporti con l’assessorato allo sport in particolare restano buoni. Abbiamo dato disponibilità per l’incontro e per la compilazione del verbale. Poi certo ci sono dei lavori che sono stati fatti, altri che mancano, ma bisognerà tra proprietà e gestore venirne ad una. Dopo sedici anni di gestione la struttura non è più nuova. C’è un deperimento generale. Ad oggi comunque non sono state avanzate richieste ed eccezioni. Penso che le valutazioni spettino al Comune e le scelte su come procedere siano politiche».

Se Fin durante la sua gestione avesse mancato di fare delle opere importanti e necessarie, il Comune potrebbe decidere di rivalersi. Certo intentare una causa e andare in tribunale significherebbe chiudere le porte della piscina di Muggiò per tanti mesi ancora. «Sono decisioni che non spettano a me – dice Manfredi – io anzi spero che il Comune con Csu riesca a portare i nuotatori in piscina. Gli impianti sportivi devono sopravvivere. Dobbiamo allenare i ragazzi e farli nuotare».

Un commento secco arriva dall’assessore Galli. «Vorrei evidenziare che si farà di tutto per arrivare al risultato – dice – Riaprire quindi la piscina olimpionica di Muggiò il più presto possibile almeno per le società sportive. Ma ad oggi, sono sincero, nulla purtroppo è certo».

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