Sant’Anna, vaccinati i primi over 80
Ma la campagna procede troppo a rilento

Sono 124 i pazienti che ieri hanno ricevuto la prima dose del vaccino. Catanoso, direttore sanitario di Ats: «I numeri sono esigui, inutile nasconderlo. Ora bisognerà accelerare»

Prima giornata di vaccinazioni per gli over 80: 124 anziani vaccinati al Sant’Anna. I numeri sono esigui e la campagna stenta a decollare.

Ieri in ospedale si sono presentati, i più accompagnati, 124 over 80 dei 126 convocati il giorno precedente. Salvo qualche centenario la maggior parte dei comaschi vaccinati ieri ha attorno ai novant’anni.

Oggi, sempre con i vaccini Pfizer, l’Asst Lariana coprirà altri 210 comaschi anziani, quindi domani le vaccinazioni si sposteranno al Sant’Antonio Abate di Cantù per vaccinare altri 36 over 80 per poi tornare al presidio di San Fermo con in calendario 210 vaccinazioni sempre ai grandi anziani.

Dunque 580 ottantenni vaccinati in quattro giorni su una popolazione che conta 44mila soggetti da raggiungere. In totale l’Asst Lariana ha somministrato dal 27 dicembre 28mila vaccini.

«I numeri sono esigui, inutile nasconderlo – commenta il direttore sanitario dell’Ats Insubria Giuseppe Catanoso – ma fino ad ora la campagna vaccinale ha raggiunto i sanitari interni agli ospedali e le persone del comparto che godono di buona salute e sono in età lavorativa. Diverse le operazioni ora con gli anziani. Che spesso hanno difficoltà motorie e magari sono accompagnati. I percorsi devono essere adatti e le valutazioni dopo l’inoculazione devono essere più attente. La partenza lenta una volta ingranato vedrà ritmi molto più sostenuti, consegne delle dosi permettendo».

Verso Menaggio

Si ricorrono a riguardo annunci di nuovi ritardi e di possibili nuovi acquisti di vaccini. Comunque l’Asst Lariana sottolinea come le operazioni si siano svolte bene e in sicurezza, non si sono verificati intoppi o problemi. L’ex azienda ospedaliera è in attesa di estendere la campagna anche al presidio di Menaggio, mentre sta valutando di spostare per la città di Como le operazioni da San Fermo alla Napoleona. Questo per sgravare il principale ospedale della provincia già affaticato dalla lotta al Covid.

Esclusi i piccoli centri vaccinali

Il numero di visite, prestazioni e operazioni è molto diminuito nell’ultimo anno e anche gli altri bisogni di cura devono essere garantiti. Nell’avvio della campagna vaccinale le autorità sanitarie avevano comunque detto che i centri per le somministrazioni degli over 80 nella nostra provincia dovevano essere quattro. Sant’Anna, Napoleona, Menaggio e Cantù.

Per il momento siamo ad uno, in previsione dell’allestimento di altri grandi hub. L’Ats attende le scelte della Regione su Lariofiere, dato ormai per certo e villa Erba, discussa e ancora in bilico anche alla luce dei costi e degli impegni del centro. Medici e sindaci del territorio spingono per auto gestire altri punti, ad esempio a Lurate Caccivio.

I piccoli centri vaccinali sono stati accantonati perché offrono poche garanzie. Il dialogo con gli ospedali privati è in corso per coinvolgere anche loro nelle vaccinazioni. Infine ieri doveva tenersi una riunione con i medici di famiglia per le vaccinazioni degli allettati a casa ancora in attesa.

Il vertice è saltato perché la Regione ha sostituito Marco Trivelli, l’inverighese prima alla direzione generale del Welfare lombardo.

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